FOLIGNO - Parte dalla montagna un nuovo progetto per rilanciare proprio la montagna. Accade a Foligno dove l’unione di intenti tra le comunanze di Capodacqua e Afrile ha portato alla realizzazione di un itinerario escursionisti che tocca le bellezze paesaggistiche, gli antichi e i moderni insediamenti, passando per i prodotti tipici e l’aria pura. E fin qui si potrebbe pensare a qualcosa di già visto. Ma la novità sta nel fatto che questo itinerario punta a collegarsi con la vicinissima realtà di Colfiorito, andando così ad ampliare, per molti versi a completare, l’anello montano di Foligno che tocca realtà già note come Raisglia, Pale l’intera Valle del Menotre, Casale, Sassovivo solo per citare alcuni dei luoghi tra i più noti e frequentati. Un circuito che oggi ha la veste di un ferro di cavallo e che, domani, con l’aggiunta di Capodacqua e Afrile chiuderebbe il cerchio. A dare svelare i dettagli a Il Messaggero ci hanno pensato due delle colonne storiche di Capodacqua e cioè Maurizio e Biagio Nalli, ma sopratutto colui che da sempre è una delle chiavi di volta del territorio e cioè Pietro Conversini guida della comunanza di Capodacqua.
IL PUNTO
“L’idea di connettere i territori Capodacaqua e Afrile – dice Conversini – con l’altipiano di Colfiorito e le due tante eccellenze è per noi un obiettivo sul quale, come Comunanze, ci stiamo impegnando molto. Non vogliamo realizzare duplicati di qualcosa che già c’è o fare irruzione su quanto altri stanno facendo o hanno già fatto. La nostra è una idea nuova che guarda al futuro del territorio, tutto, arricchito da quel pezzo che manca per chiudere l’anello costituito da queste nostre realtà. Questo progetto permetterebbe, anche già nel medio termine, un possibilità che guarda anche al ripopolamento di queste zone.
IL PARTICOLARE
“Qui abbiamo – spiegano Maurizio e Biagio Nalli – tante cose che meritano di essere conosciute. C’è il Fossi Sprecciaio che si trova in prossimità della strada che va da Fondi a Capodacqua popolarmente nota come “de le Svorde”. Era la via più diretta per raggiungere Foligno e scendeva ad est del fosso “de lu Cupu” dove ci sono emergenze paesaggisti e bellezze naturali che, e non temiamo smentite, meritano davvero di essere viste. Questi sono solo alcuni degli esempi di ciò che qui si può vedere e che può essere ammirato in un sistema di rete, un vero e proprio anello full immersion nella natura in diretta, stretta e reciproca connessione con Colfiorito e il resto della montagna. Le Comunanze di Capodacqua e Aferile hanno condiviso e realizzato un progetto che può davvero diventare la svolta per queste realtà che comprendono un territorio, fatto di borghi piccoli e piccolissimi, davvero interessanti e che riassumono il rapporto con la natura con l’universo – concludono - riassunto dalla montagna a fare da teatro”.