Foligno, il presidente Metelli: «Basta polemiche, noi non giochiamo con la Giostra della Quintana. La salute al primo posto»

Foligno, il presidente Metelli: «Basta polemiche, noi non giochiamo con la Giostra della Quintana. La salute al primo posto»
di Giovanni Camirri
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Martedì 26 Maggio 2020, 18:32
FOLIGNO - “Noi non giochiamo con la Quintana. La Giostra non è un gioco, ma una festa complessa che produce spettacolo e ricadute sulla città e che muove un importante indotto. Il nostro primo obiettivo è il rispetto della salute dei cittadini e dei cavalli protagonisti al Campo de li Giochi”. A dirlo, contattato da Il Messaggero, è il presidente dell’Ente Giostra della Quintana Domenico Metelli che fa il punto su diversi temi e spiega lo stato dell’arte.
Presidente, l’indicazione delle date di Giostra in tempo di covid-19 ha prodotto polemiche social.
“Chi conosce la Quintana sa che per la preparazione dei cavalli ci sono tempi tecnici riassunti in 70 giorni. Quindi l’indicazione delle date è essenziale a farci trovare pronti garantendo la salute dei destrieri, il rispetto di tutte le norme in materia di contenimento covid-19 che seguiremo millimetricamente mettendo in atto tutte le disposizioni di Governo, Prefettura, Regione e Comune”.
Cosa si sente di dire a chi ha sollevato contestazioni?
“Credo che se avessimo proposto una Quintana fuori da ogni regola ogni contestazione sarebbe stata giusta. Non capisco come ci si possa dispiacere se un evento, una festa come la Quintana, si prepara ad esser vissuta seguendo tutte le disposizioni. Da ieri Si è potuto ritornare ad allenare i cavalli, e tutto ciò che viene fatto, come la preparazione della pista, viene svolto nel rispetto del distanziamento sociale e con l’uso dei dpi come le mascherine”.
Come ci si sta preparando alla festa della città?
“Dobbiamo partire da un assunto: la Quintana è una festa che non è facile non fare. La decisione sull’indicazione delle date l’abbiamo presa unanimemente consapevoli di dover essere pronti per le decisioni che verranno prese ai vari livelli nazionali, regionali e locali. La Quintana è una filiera che parte dai rioni ma che contempla anche un indotto non secondario che tocca le diverse articolazioni di Foligno e non solo della città. Penso ad esempio ai fornitori e a tutti quelli che col loro lavoro fanno parte di questa filiera. Proprio perché la Giostra e la città sono legate a doppio filo abbiamo messo a disposizione le taverne dei 10 rioni per chiunque ne avesse necessità. In questa fase gli esercizi di ristorazione e somministrazione hanno necessità di spazi diversi e noi siamo pronti anche su questo versante”.
Lei ha parlato di collaborazione
“Certamente. Solo con la collaborazione si può fare bene facendolo insieme. L’andamento del covid-19 in Umbria sta dando risultati importanti per la salute delle persone e la Regione in tal senso ha fatto un ottimo lavoro così come lo ha fatto il Comune. Ora serve una collaborazione complessiva della città nel rispetto delle regole. Ciascuno è chiamato a fare la sua parte per la salute collettiva. Speriamo che episodi di movida e di ammassamenti, come se non sono visti tanti in tante parti d’Italia, non si ripetano. Ora, se la movida corretta si può fare, perché si fa polemica sulla possibilità di fare le Giostre nel rispetto totale e incondizionato delle regole? La fase attuale, anche per dare un messaggio giusto è quella di ragionare sui fatti e su come ci si muove. Per noi la salute di persone e cavalli è l’obiettivo imprescindibile”.
 
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