Foligno, la storia di Carmelo che giocava con un modellino di Lamborghini Countach e oggi lavora nel mondo delle hypercar da un milione di euro

Al centro il folignate Carmelo Basile
di Giovanni Camirri
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Domenica 8 Aprile 2018, 14:03
FOLIGNO - Un modellino di Lamborghini Countach in mano a un ragazzino, si trasforma in una passione che, sviluppata giorno dopo giorno, diventa un sogno che cresce e si fa professione e diventa Tintorera Automobili che fa nascere e sviluppa hypercar. La storia è quella che riassume il percorso scelto dal folignate Carmelo Basile che ha sviluppato l’attrazione nata per quel modellino di Lamborghini, in una passione a tutto sesto per i bolidi di altissima gamma. Bolidi che sono frutto del lavoro prodotto dalle mani di sapienti artigiani e che vantano la purezza e la bellezza del tratto italiano da molteplici punti di vista. Basile, 36anni ancora non compiuti, ha una caratteristica che lo rende differente da chiunque, la modestia: “Sono un folignate qualunque – racconta a Il Messaggero – e sono riuscito a raggiungere importanti traguardi nel campo dell’automobilismo d’elite, mettendo a frutto un’esperienza costruita giorno dopo giorno, tassello dopo tassello”. “Il mio segreto – prosegue – è riassunto in ciò che ogni giorno metto in campo: forza di volontà, dedizione e passione. Una passione che da quel modellino di Lamborghini mi ha fatto avvicinare sempre di più al Museo Ferruccio Lamborghini di cui sono stato incoming manager. Da quella esperienza è nata una ulteriore occasione per mettere a frutto la passione per le auto che ho sviluppato formandomi a 360 gradi in maniera del tutto autonoma. Così è nata Tintorera Automobili, un atelier per hypercar che si trova in Emilia Romagna nel triangolo della Motor Valley. In questa avventura sono il Sales Manager e lavoro e mi confronto in questa nuova grande esperienza con persone del calibro di Giorgio Gnesda, l’ingegner Luigi Marmiroli e Paride Secchia, nomi importanti del panorama automobilistico internazionale. Tintorera Automobili riassume il concetto di atelier per auto di altissima gamma, nel senso che il prodotto è completamente unico nel suo genere perché viene letteralmente cucito su colui che ne sarà il proprietario. Sia che si tratti – sottolinea ancora – dell’elaborazione di un modello già esistente sia che la produzione riguardi una cosiddetta one-off, un modello unico e irripetibile. Il progetto guarda proprio alle hypercar anche perché questo ambito consente l’accesso ad un mercato vasto, a livello mondiale”. Mercati mondiali dove la richiesta di questo tipo di hyper veicoli è ampia nonostante i prezzi che oscillano fino ad oltre il milione di euro, e possono anche ampiamente superare queste cifre in base alle specifiche richieste dall’acquirente che deve attendere, trattandosi di vere e proprie opere d’artigianato realizzate con materiali avveniristici, anche oltre un anno. Carmelo Basile, attraverso Via Modena Luxury Motor Event che ha organizzato l'evento per la presentazione a Tokyo è già approdato in Giappone dove s’è confrontato con Shinichi Ekko, Shinichi Morohoshi, Issei Jin Sumida, Ryuichi Nagajama e Yoshiko Akita e cioè il jet set internazionale del mondo delle automobilistico giapponese e non solo. “Prossime tappe – conclude il folignate – saranno gli Stati Uniti e l’Arabia. Grazie ad una passione nata da bambino sto vivendo un sogno divenuto realtà. Che dedico a mia madre, Stefania Capuano.”
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