Foligno, cento biciclette in cerca di proprietario

Rubate o dimenticate, sono custodite in un deposito del Comune

Il tenente colonnello Simonetta Daidone e il sottotenente Laura Rocchi. A destra le biciclette in deposito
di Giovanni Camirri
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Sabato 6 Aprile 2024, 08:47

Cento biciclette in cerca del proprietario. Sono quelle che il comando della polizia locale custodisce in un deposito segreto. Si tratta di due ruote che sono state per la maggior parte individuate dagli agenti, guidati dalla comandante, il tenente colonnello Simonetta Daidone, che in parte sono state segnalate alla centrale di viale Marconi e che nella rimanente percentuale, quella che riassume i casi minori, sono state consegnate direttamente agli uffici dai cittadini.
IL DETTAGLIO
Di quelle biciclette è, di fatto, impossibile risalire ai proprietari. Ciò perché le denunce da parte di chi subisce la sottrazione della bicicletta sono rarissime. Spesso, infatti si preferisce non denunciare, pensando magari di finire in un vortice burocratico ma al contempo, non presentando nulla agli organi preposti al controllo del territorio, si rende automaticamente impossibile sia il riconoscimento che, completate tutte le procedure, la riconsegna. E anche quando la denuncia c’è la riconsegna al legittimo proprietario è complessa.
Ciò perché non basta dire, ad esempio, che s’è subito il furto di una bicicletta da donna piuttosto che da uomo di un qualche colore. Occorrono elementi che possano dimostrare che si è proprietari di quella specifica bicicletta che, magari, ha qualche segno distintivo o qualche elemento di riconoscibilità. Perciò è buona prassi avere almeno una fotografia della due ruote.
LA TIPOLOGIA
Tra le biciclette conservate nel Fort Knox della polizia locale ce ne sono sia da uomo che da donna, sia da bambino che sportive e coprono diverse fasce di costo di mercato. Alcune sono anche esemplari di vecchi modelli o mezzi vintage che al di là del valore economico possono averne uno ben più grande quale è quello affettivo. E nonostante questo quando una bicicletta sparisce nella maggior parte dei casi il proprietario non sporge denuncia. In molti casi ciò avviene perché la vittima della sottrazione magari non usa la bicicletta da tempo, spesso anche da qualche anno, e quindi ricostruire l’esatto periodo della sparizione è anche questo complesso. In altri casi c’è chi evita di presentare denuncia temendo lungaggini anche dal punto di vista giudiziario qualora l’autore del furto dovesse essere individuato.
IL PARTICOLARE
Approfondendo la tipologia dei modelli di bicicletta che la polizia locale ha in custodia emerge poi un elemento chiarissimo che apre ad altri scenari. Si tratta infatti di biciclette, per così dire classiche nel senso che si tratta di tutti mezzi a trazione a catena.. Non ci sono biciclette a pedalata assistita. Ciò fa comprendere che questo tipo di veicoli a due ruote, anche in forza del prezzo di mercato ben più alto delle biciclette tradizionali, finiscono a seguito di furto, su contesti diversi. Chi le ruba, infatti, le sottrae sia per rivenderle così come sono sia, dopo averle smontate fino quasi a cannibalizzarle, come pezzi di ricambio da destinare ai mercati clandestini della ricettazione. Le biciclette che si trovano nel deposito della polizia locale si ritiene siano per la quasi totalità provento di furto- E spesso vengono preseda chi ha necessità di spostarsi, anche per brevi tragitti e per motivi più o meno limpidi, e poi le lascia dove capita. Alcuni recuperi, ad esempio, sono stati effettuati nel tempo, in prossimità del fiume Topino e in alcuni casi direttamente nel letto del principale corso d’acqua che attraversa la città.
GLI ACCERTAMENTI
Ciascuna delle due ruote recuperate viene censita, si verifica se esistano denunce riferibili al mezzo rivenuto, viene catalogata e si fanno accertamenti interforze per verificare se la denuncia possa essere stata presentata ad altri enti. Quando non emerge nulla di utile all’individuazione del proprietario tutto viene trasferito nel deposito di sicurezza.
Trascorsi i tempi tecnici previsti le biciclette non reclamate vengono avviate allo smaltimento.

A ciò va poi aggiunto che le verifiche riguardano pure quelle biciclette che, regolarmente parcheggiate e chiuse con la catena, vengono trovate senza una ruota, senza la sella o senza altre parti che, evidentemente, vengono rubate. Il tutto nell’ambito dei controlli che la polizia locale effettua ogni giorno con le pattuglie, sia in auto che a pied. Ieri erano impegnate, a piedi, la comandante Daidone e il sottotenente Laura Rocchi responsabile del settore polizia giudiziaria del Comando di viale Marconi.

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