Orvieto, il presidente di Assoenologi Cotarella: «Il vino pericoloso per la salute? Affermazioni inaccettabili»

Orvieto, il presidente di Assoenologi Cotarella: «Il vino pericoloso per la salute? Affermazioni inaccettabili»
di Monica Riccio
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Mercoledì 25 Gennaio 2023, 00:25

Reduce dal simposio dal titolo “Vino e salute tra alimentazione e benessere” che l’associazione degli Enologi ed Enotecnici Italiani ha organizzato a Napoli nella scorsa settimana, Riccardo Cotarella presidente nazionale di Assoenologi, imprenditore orvietano considerato il numero uno degli enologi e  tra i più affermati winemaker italiani, torna ad approfondire alcuni dei temi dibattuti in assemblea. 

Presidente Cotarella cosa pensa del via libera dell'Unione europea all'Irlanda a etichette con alert sulle bottiglie di vino, equiparandolo così alle sigarette come prodotto potenzialmente dannoso per la salute?

«Lo riteniamo senza mezzi termini una ignominia, nel modo, nei tempi e nella pesantezza. Non abbiamo nulla da recriminare all'Irlanda che ha problemi seri di alcolismo. Quello che ci ha meravigliato è stato l'atteggiamento della Comunità Europea che non si è espressa, quindi, non volendo, ha dato assenso a questa iniziativa. Rimaniamo piuttosto allibiti dal fatto che la scienza quando parla di vino non sia unanime, c'è un grande contrasto tra “scienziati” che parlano di vino che fa male alla salute - con considerazioni oscene come la riduzione del cervello - e affermazioni sempre di scienziati che il vino, bevuto accostandosi in maniera moderata e intelligente, può essere, è, molto utile all'organismo umano. Secondo gli enologi la medicina non è una opinione, è una scienza esatta, e laddove non si hanno conoscenze esatte bisognerebbe astenersi dal fare dichiarazioni.

Abbiamo fatto un simposio a Napoli a cui erano presenti numerosi scienziati in arrivo da tutto il mondo, tutti hanno affermato che il vino, ripeto accostandosi con moderazione e intelligenza, può essere propedeutico alla gestione di alcuni problemi del fisico umano. Non capiamo questo improvviso attacco, e sottolineo, l'attacco non è fatto all'alcol, l'attacco viene fatto al vino, ci sarà una ragione? E' forse troppo rappresentativo per il nostro Paese? Comincia a diventare fastidioso? Questo attacco ci lascia eserrefatti ma noi enologi saremo in trincea basandoci sulla scienza, non sulla appartenenza da tifosi».

A proposito di affermazioni sul presunto pericolo per la salute costituito dall'assunzione di vino, si va dalle recenti affermazioni della professoressa Viola per arrivare a Testino della società italiana di Alcologia che addirittura si rivolge al ministro della Salute, Orazio Schillaci affinché intervenga? Perché questi attacchi? Cosa c'è dietro?

«Noi enologi non vogliamo scendere in questioni oscure, o quantomeno grigie, contestiamo fortemente queste affermazioni, quella della riduzione del cervello, se non ci fosse da piangere ci si dovrebbe ridere. Basta pensare a chi ha amato il vino: Leonardo Da Vinci, Rita Levi Montalcini, Carducci, Leopardi, pensare che a queste persone sia stato ridotto il cervello per via del vino è quantomeno anacronistico. Troviamo queste affermazioni generiche, categoriche, veramente aprofessionali e non accettabili». 

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