Coronavirus, distanziamento
a scuola ecco come funzionerà a settembre

distanziamento a scuola
di Remo Gasperini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Luglio 2020, 08:30

Dalla rima buccale al layout delle aule. Dal generico metro bocca a bocca al metro all’interno dell’area statica dedicata alla “zona banchi”. Il dado è (sembra) tratto. Il Comitato tecnico scientifico ha risposto a tutte i quesiti del ministero (che a sua volta aveva ricevuto domande dagli Usr) e ora sembrerebbe tutto chiaro. Sembrerebbe perché nel verbale della riunione tenuta presso il Dipartimento della Protezione Civile martedì scorso, ci sono tante risposte, e non solo sul distanziamento, ma quando si parla di metri quadri da considerare per ciascun alunno la risposta è stata: «non la possiamo indicare». Il perché è spiegato così: «Il previsto distanziamento di un metro è da intendersi, relativamente alla configurazione del layout delle aule, nel senso della necessità prevedere un’area statica dedicata alla “zona dei banchi”. Nella zona banchi il distanziamento minimo di 1 metro dovrà essere calcolato dalla posizione seduta al banco dallo studente, avendo pertanto riferimento alla situazione di staticità. Con riferimento alla “zona Cattedra”, nella definizione di layout resta imprescindibile la distanza di 2 metri lineari del docente e l’alunno nella “zona interattiva” della cattedra, identificata tra la cattedra e il banco più prossimo ad essa. Il layout delle aule destinate alla didattica andrà rivisto con una rimodulazione dei banchi, dei posti a sedere e degli arredi scolastici. Per tale motivo non viene indicato un valore in metri quadri dello spazio di occupazione dello studente in quanto tale parametro adottato singolarmente potrebbe non garantire il distanziamento minino lineare essenziale sopra ricordato». Questo verbale, che come detto contiene anche altre indicazioni, è stato inviato dagli Usr ai presidi che dunque, così sembra, in qualche modo e ancora una volta sono stati chiamati a interpretare. Commenta a caldo un dirigente scolastico delle superiori: «Mescolando il criterio dell’1,96 mq ad alunno (che vige da sempre in base alle disposizioni di sicurezza dettate dai Vigili del fuoco ndr) con il chiarimento sul distanziamento statico, forse il limite più avanzato è prevedere 1,40 tra file di banchi e 1,20 tra avanti e dietro. Potremmo così mettere circa 20 di alunni in circa 40 mq. Insomma, tutto come prima!». Come dire di spazi ne serviranno parecchi e giù a far di conto per le richieste a province e comuni che hanno 5 milioni di fondi per banchi ed edilizia leggera, e per quelle di ampliamento dell’organico all’Usr. In merito all’uso della mascherina il CTS ribadisce che l’utilizzo «è necessario in situazioni di movimento e in generale in tutte le situazioni (statiche e dinamiche) nelle quali non sia possibile garantire il distanziamento prescritto». Dunque in classe, considerato che gli studenti non sono statue, si dovrebbe tenere sempre. La La possibilità di renderla non obbligatoria potrà essere rivalutata “soltanto all’esito dell’analisi degli indici epidemiologici relativi alla diffusione del virus osservati nell’ultima settimana di agosto”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA