Eurochocolate, anche il Cts verso il no all'evento

Eurochocolate, anche il Cts verso il no all'evento
di Riccardo Gasperini
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Martedì 29 Settembre 2020, 08:00
PERUGIA - La linea del no allo svolgimento di Eurochocolate si rafforza ancora. Anche al tavolo del Comitato tecnico scientifico dell’Umbria, che si è riunito nella giornata di ieri per affrontare il tema generale dei grandi eventi d’autunno (si è parlato pure della marcia della Pace, ma non ancora dei baracconi e della fiera dei morti che saranno oggetto di una successiva seduta) sarebbe emerso ben più di un dubbio. Il Cts, secondo quanto filtra, avrebbe imboccato la linea già tracciata dalla sanità regionale e dalla protezione civile emersa nelle varie riunioni del Cor, il Centro operativo regionale dove l’attenzione si era concentrata sul delicato nodo della tracciabilità degli utenti visitatori. Insomma, anche se ancora manca un parere definitivo, lo svolgimento della manifestazione, che è prevista fra il 16 e il 25 ottobre, sembra sempre più in salita. Tutto è appeso ad un filo. Il Comitato tecnico scientifico dell’Umbria si riunirà ancora una volta nella giornata di domani per fare un punto più preciso della situazione e poi la palla passerà in prefettura dove dovrà dare una deliberazione definitiva il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sempre lì si scioglierà anche il nodo sulla marcia della Pace, altro appuntamento per cui sarebbero emersi parecchi dubbi. Dovrebbe essere questione di ore anche la decisione su altri eventi come i baracconi e la fiera dei morti. Per quanto riguarda Eurochocolate, oramai da giorni è particolarmente acceso il dibattito sul si o sul no allo svolgimento. È decisamente spaccata, sembra con più contrari che favorevoli, l’opinione dei commercianti dell’acropoli. I timori per la situazione sanitaria non paiono rientrati nemmeno con la presentazione dal piano messo a punto dall’organizzazione di Eurochocolate per accogliere in sicurezza i visitatori. A spiegare i dettagli era stato direttamente il patron Eugenio Guarducci durante la presentazione di una iniziativa, Choco in casa, pensata per portare il cioccolato direttamente nelle abitazioni dei golosi e allentare la pressione sulla città. Quattordici varchi che delimitano il centro storico, braccialetti elettronici, codici a barre personali (che fanno parte di un pacchetto da acquistare obbligatoriamente per accedere agli stand nei due fine settimana dell’evento), obbligo dell’uso delle mascherine, distribuzione dei guanti e 400 persone a controllare, il tutto sono i punti principali del piano sicurezza già presentato alle istituzioni e ora in fase di attenta analisi. I numeri parlano di un massimo di 8mila utenti in contemporanea e 24mila nell’arco della giornata
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