Una cifra che preoccupa e che suggerisce la massima cautela nel non abbassare la guardia nei confronti delle potenzialità, ancora alte, di contagio. Dopo i casi della avvocatessa e dei suoi due bambini di 6 e 3 anni, tutti e tre positivi (negativo invece il padre) che ha costretto alla chiusura di un giorno il tribunale di Terni, e dopo il caso dell’operaio Ast risultato positivo nei giorni scorsi, c’è un altro caso, che riguarda Ast di cui si è venuti a conoscenza ier. Si tratta di un uomo il cui contagio è avvenuto in vacanza e che non è rientrato al lavoro in acciaieria mettendosi da solo in isolamento. Il primo operaio, impiegato nel reparto di finitura, aveva contratto il virus da un parente e, non sapendo ancora della propria positività era entrato in contatto con due colleghi ora in isolamento in attesa di fare i tamponi. In Ast la conta degli isolati non si ferma poiché altri quattro operai sarebbero entrati in contatto con familiari positivi. In tutto dunque sono sei gli operai in isolamento.
Sono venti bambini di 6 anni della categoria ‘Piccoli Amici’ e due allenatori di calcio della Polisportiva Bosico in isolamento fiduciario. Dovranno effettuare il tampone che dirà se hanno contratto il Covid-19. Si tratta del gruppo di uno dei due figli della donna trovata positiva nella giornata di venerdì.
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