Terni, cashback e lotteria non rilanciano il commercio

Terni, cashback e lotteria non rilanciano il commercio
di Aurora Provantini
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Domenica 3 Gennaio 2021, 12:45

Tra cashback di Stato e concorso a premi Compra e vinci di Confcommercio, ci si aspettava un Natale migliore. Sebbene inizialmente si sia assistito ad una vera a propria corsa all'acquisto di piccoli regali utilizzando bancomat e carte di credito da parte di coloro che avevano scaricato l'App Io, pur di vedersi rimborsare fino a 150 euro a fine shopping, ad un certo punto le vendite sono rallentate.
«Neanche l'avvio ufficiale del cashback ordinario basterà a risollevare un comparto fortemente in crisi già prima dell'arrivo del Covid-19. La pandemia ha cambiato lo stile di vita delle persone, costringendole a lavorare da casa, ad uscire il meno possibile, quindi a non spendere per abiti, accessori e scarpe nuove», commenta Laura, commerciante storica del centro. Per qualcuno la manovra del Governo tesa a rilanciare i consumi nei negozi di prossimità, combattendo al tempo stesso l'evasione fiscale, è stata un vero e proprio fiasco. Anche se tutti, nessuno escluso, si stanno preparando a partecipare alla lotteria degli scontrini, il cui avvio è stato rinviato a febbraio 2021.

Il boom di acquisti. A niente sono servite le belle giornate di sole ed il prolungamento dell'orario di apertura dei negozi dalle ore 9 alle 21: solo sabato 19 dicembre si è registrato un boom di acquisti. L'abbigliamento e le calzature hanno pagato il prezzo più alto, in questo anno sciagurato, registrando un calo del -17,1% rispetto al 2019. Meglio è andato al settore del food e beverage. Fabrizio Fucile, che ha un'attività del settore, dichiara, ad esempio, che per lui gli incassi sono stati di poco inferiori a quelli di Natale 2019

Food and beverage. «Molto faticosa è stata invece la riorganizzazione del lavoro, perché considerato il periodo dal quale venivamo - spiega Fucile abbiamo fatto gli approvvigionamenti di volta in volta, a seconda delle richieste». Un settore fortunato che registra anche un incremento dell'utilizzo della moneta elettronica: «A dicembre su 200 scontrini battuti in un giorno - afferma Fucile - 150 sono stati pagati con carta di credito». Se è vero infatti che negli altri esercizi commerciali le vendite sono calate un po' dappertutto è vero anche che l'utilizzo della moneta elettronica è aumentato. La conferma arriva da Monica (negozio di arredamento per la casa): «Molte signore ci hanno chiesto se potevamo attivare noi, per loro, il cashback di Stato, una volta chiarito che erano procedure individuali e che noi non avevamo gli strumenti per andare loro in aiuto, acquistavano lo stesso, pagando col bancomat».

Avvio dei saldi. Adesso si punta tutto sull'avvio della stagione dei saldi invernali (che in Umbria partono il 9 gennaio prossimo), ma con meno slancio del solito, visto che a poco sono serviti i sacrifici fatti dai commercianti in tutte le fasi della pandemia.

Anche le stime di Confcommercio parlano di perdita di un miliardo di euro rispetto allo scorso anno, con una spesa media per famiglia di circa 110 euro (-25%). Tutto questo in uno scenario in cui quasi 400mila piccole attività non ce l'hanno fatta a reggere l'impatto del Covid-19.

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