Si chiama cashback fiscale, che poi significa rimborso immediato (o quasi) di alcune spese tracciabili di beni e servizi, a partire da quelle socio-sanitarie. Come i farmaci, ma anche le visite mediche, gli accertamenti diagnostici e le varie terapie.
Bonus 200 euro in busta paga, a chi spetta? Quando arriva? Come richiederlo?
Cashback spese sanitarie
Attualmente questo tipo di spese usufruiscono della detrazione fiscale del 19% e sono inserite nella dichiarazione dei redditi presentata l’anno successivo a quello in cui le spese sono state sostenute. Quelle del 2021, ad esempio, vanno inserite nel modello di dichiarazione dei redditi di quest’anno. Per chi opta per la precompilata sono già conteggiate. Il cashback fiscale cambierà tutto.
I TEMPI
Da quando? La data ancora non c’è.
QUALI SPESE
Il cashback fiscale sarà applicato con priorità alle spese di natura socio-sanitaria. Quindi visite mediche, farmaci, accertamenti diagnostici, presidi sanitari, ecc. Tutte quelle spese che attualmente godono della detrazione del 19% in fase di dichiarazione dei redditi. Le spese devono essere tracciabili, quindi sostenute con carte di credito o bancomat o bonifico bancario. Al momento del pagamento il medico o il farmacista chiederanno al contribuente se intende avvalersi del cashback fiscale e se la risposta è positiva dovranno comunicarla all’anagrafe tributaria attraverso un’apposita piattaforma.
IL RIMBORSO
Nel momento in cui sarà operativo, il rimborso del 19% di queste spese dovrebbe essere immediato e arrivare direttamente sul conto corrente tramite “piattaforme telematiche diffuse”.
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