Code in autostrada? Automobilisti rimborsati: i versamenti dopo 10 minuti di ritardo

Code in autostrada, via ai rimborsi: i versamenti dopo 10’ di ritardo. Ecco il “cashback con targa”
di Antonio Calitri
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Sabato 30 Aprile 2022, 00:08 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 10:59

Rimborso del pedaggio autostradale per ritardi superiori a 10 minuti, direttamente riconosciuto in base alla targa della propria auto e senza dover fare alcuna domanda, dichiarazione o sollecito. Dopo una sperimentazione iniziata il 15 settembre scorso, da ieri è scattato il “cashback con targa” su tutta la rete gestita da Autostrade per l’Italia che permetterà agli automobilisti che subiscono ritardi a causa dei cantieri di lavori, di poter avere indietro parte del pedaggio. Un’operazione per combattere i malumori per i ritardi causati agli automobilisti dai cantieri aperti lungo la rete.

Dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova e i numerosi allarmi per i rischi dovuti alle scarse manutenzioni fatte in passato, e per l’adeguamento alla direttiva europea sulla sicurezza antincendio delle gallerie lunghe più di 500 metri, con le procure pronte ad aprire fascicoli, dall’autunno del 2019 sono partiti tanti cantieri non più rinviabili.

Un piano, spiega l’amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi, «da oltre 21 miliardi di euro per l’ammodernamento della rete di Autostrade per l’Italia che è una sfida senza precedenti: persone, competenze e soluzioni tecnologiche all’avanguardia, sono in campo ogni giorno sulle nostre strade per garantire una mobilità sempre più sostenibile».

Questa grande mole di lavori ha subito incominciato a creare problemi e disagio agli automobilisti e a tutti gli utenti della rete. Così davanti a tante proteste, con un accordo tra ministero delle infrastrutture e Aspi, lo scorso 15 settembre è partita la prima operazione di rimborso, dal 25 al 100% del pedaggio pagato, per chi ha registrato un ritardo sulla percorrenza media della tratta di almeno 15 minuti. L’operazione era però un po’ complessa perché bisognava presentare la richiesta alla fine del trimestre e molti hanno continuato a lamentarsi o a rinunciare. Adesso invece cambia tutto perché, come ammette Tomasi, «questi sforzi comportano dei disagi di cui ci rendiamo conto. Per questo cerchiamo di offrire un ristoro e di venire incontro alle esigenze dei nostri utenti». Parte dunque il nuovo “cashback con targa” che semplificherà la vita agli utenti della rete di Autostrade per l’Italia: il rimborso diventa automatico e scatta già dopo 10 minuti di ritardo.

«Il servizio rende più semplice e automatico il rimborso anche per gli utenti che pagano il pedaggio con carte o contanti, come già avviene per i clienti dotati di sistemi di telepedaggio» spiega una nota dell’Aspi e «sarà sufficiente registrarsi sulla app Free To X (www.freeto-x.it) inserendo i propri dati personali e la targa del veicolo - che verrà verificata attraverso la banca dati della Motorizzazione Civile - per ricevere in automatico i rimborsi maturati a causa di ritardi dovuti a cantieri di manutenzione e ammodernamento sulla rete autostradale». Sulla app si dovrà indicare il proprio codice Iban per ricevere il versamento sul conto corrente dopo qualche giorno. Niente più scontrini da conservare e richieste da fare a posteriori: una volta registrati, la app notificherà direttamente i rimborsi a cui si ha diritto. E grazie al riconoscimento della targa, non sarà più necessario conservare la ricevuta per i viaggi sulla rete di Aspi, anche se lo stesso gestore spiega che «è consigliabile comunque il suo ritiro al casello: conservarla come back-up potrà infatti essere utile nel caso di eventuale anomalia nella lettura della targa o, soprattutto, nel caso in cui il viaggio si svolga solo parzialmente sulla rete di Aspi, coinvolgendo cioè altre società concessionarie autostradali diverse da Autostrade perl’Italia, sulle cui reti il cashback non è attivo».

IL CALCOLO

Per calcolare il rimborso che va dal 25 al 100% del pedaggio, l’app terrà conto della lunghezza della tratta percorsa e della percentuale di ritardo sul tempo medio di percorrenza. Più alta sarà quest’ultima, più alto sarà il rimborso. Per un viaggio di 90 km ad esempio, se è stato accumulato un ritardo da 10 a 14 minuti per un cantiere di lavoro, verrà rimborsato il 25% del pedaggio, fino a 29 minuti il 50%, fino a 44 minuti il 75% superati i quali, si avrà diritto al 100%. 
 

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