Caldo, a Perugia sincope per 10 anziani: tutti ricoverati con fratture

Caldo, a Perugia sincope per 10 anziani: tutti ricoverati con fratture
di Luca Benedetti
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Domenica 23 Agosto 2020, 09:30

PERUGIA - Il caldo non molla, oggi è previsto il livello massimo di allerta. Il bollettino al Pronto Soccorso del Santa Maria della Misericordia, segnala situazioni ad alto rischio. Dopo gli anziani disidratati venerdì, ieri giornata con altri picchi di accessi. Almeno una ventina più del giorno prima. Ma con una novità pesante dal punto di vista sanitario come ha spigato Paolo Groff, direttore del Pronto Soccorso del Santa Maria della Misericordia.
«Non c’è stato soltanto la necessità di intervenire per anziani disidratati come è accaduto venerdì- ma ci siamo dovuti occupare di una situazione più complessa. Anziani svenuti per il caldo che si sono presentati al Pronto Soccorso con fratture anche pesanti. Almenno una decina di casi che abbiamo affrontato sin dal mattino».
Un’emergenza nell’emergenza visto che nelle persone anziane le fratture sono causa di complicanze e di problemi anche molto gravi. Non si è trattato soltanto d fratture di femore, ma c’è chi è arrivato al Pronto Soccorso anche con fratture alle braccia o alle spalle. Una situazione complessa sia per chi ha avuto bisogno delle cure del medici, sia per le stesse strutture sanitarie. Che in mezzo all’emergenza caldo si devono sempre muovere con i protocolli legati all’emergenza coronavirus, quindi con la necessità di testare con i test rapidi e i tamponi che entra in ospedale per farsi curare. Una situazione più complicata se in mezzo ci si deve mettere anche l’utilizzo delle sale operatorie per ridurre le fratture.
Dall’ospedale arrivano, per questi giorni di grande caldo, le solite raccomandazioni per combattere l’afa. Soprattutto per chi si trova in situazioni di salute a rischio a causa di patologie che il caldo può soltanto rendere ancora più pesanti.
«La prima raccomandazione per tutti - ricorda il direttore del Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia – è quella di bere più liquidi, in particolare acqua e assicurarsi che lo facciano in particolar modo gli anziani, che spesso se ne dimenticano o avvertono tardi la necessità di farlo con il caldo. Le elevate temperature colpiscono soprattutto i soggetti fragili, come gli anziani o i malati affetti da patologie cardiovascolari e respiratorie».
Per oggi è stato previsto dal Centro di Competenza Nazionale del Ministero della Salute una ondata di calore con livello £ di rischio, cioè di forte disagio.

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