Antenna 5G a Terni, il Comitato scrive al sindaco: «Progetto autorizzato senza sapere gli effetti sulla salute»

Antenna 5G a Terni, il Comitato scrive al sindaco: «Progetto autorizzato senza sapere gli effetti sulla salute»
di Lor. Pul.
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Giovedì 28 Ottobre 2021, 15:44

Lettera aperta del Comitato No Torre WiFi Gabelletta al sindaco di Terni, Leonardo Latini, a poche ora dall'inizio dei lavori per l'installazione della stazione radio base wifi 5G da 36 metri della Inwit spa. «C'è qualcosa di più importante che essere perfetti esecutori di leggi e decreti e questo qualcosa si chiama prudenza» scrivono i rappresentanti del Comitato al primo cittadino. Tra le criticità principali evidenziate già durante il sit-in di protesta: la presenza di un'altra antenna a poche decine di metri, la vicinanza dell'impianto a centri sportivi e ricreativi frequentati da adulti e bambini, l'attuale collocazione in un campo privato che da Prg dovrebbe essere adibito a verde pubblico ma soprattutto le verifiche sui possibili effetti delle emissioni in termini di salute che sono previste solo all'esito delle procedure di collaudo e non preventivamente.

Esigenza e poi struttura oppure struttura e poi esigenza? Questa la domanda posta dai firmatari della lettera al sindaco Latini: «A chiunque sembrerebbe abbastanza logico dire che prima viene l'esigenza, il bisogno, la necessità e poi si crea una struttura per rispondere ad una esigenza, soddisfare un bisogno e venire incontro ad una necessità.

Qual è l'esigenza di realizzare una struttura alta 36 metri che avrà un'antenna con un'unica sezione e una sola portante e una potenza dichiarata al collettore di soli 0,0316W? Nessuna! Perchè la struttura è esageratamente sproporzionata a qualunque tipo di esigenza che comporti una trasmissione significativa di un segnale a radiofrequenza. Se la struttura è esageratamente sproporzionata significa che l'antenna di cui al progetto presentato in Comune non è una esigenza reale, ma fittizia, è un'antenna 'civetta' che serve a far approvare la costruzione di un'infrastruttura enorme che avrà lo scopo di ospitare ben 12 antenne di cui non conosciamo né su che frequenza trasmetteranno, né la marca, né il modello, né il numero massimo delle portanti, né quante sezioni avranno, né la potenza massima al collettore d'antenna per portante, né la potenza totale massima al connettore d'antenna, né la potenza totale al connettore di antenna sulle massime condizioni di carico. Di questo chi ha autorizzato la costruzione di questa torre non sa assolutamente nulla. E' stata rilasciata un'autorizzazione alla costruzione di una cosa senza sapere a quale esigenza rispondesse. Si è autorizzato un qualcosa senza avere dettagli di progetto e - concludono - senza sapere se avrebbe potuto mettere a rischio la salute dei cittadini».

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