Terni. Il re della pop art Mark Kostabi al festival degli influencer: «Vi svelo come sono diventato un artista di successo e ricco»

Terni. Il re della pop art Mark Kostabi al festival degli influencer: «Vi svelo come sono diventato un artista di successo e ricco»
di Aurora Provantini
3 Minuti di Lettura
Domenica 14 Aprile 2024, 09:35

L'EVENTO

«A New York faccio i soldi, a Roma li spendo, a Terni ci vengo per stare con gli amici». Mark Kostabi superstar della Pop art, nella città di San Valentino (di cui è ambasciatore nel mondo) per la seconda edizione del Tic festival. «Qui mi sento a casa mia. Qui ho legami d'acciaio. Qui mi sono esibito una infinità di volte con mio fratello Paul e con Tony Esposito e qui ho esposto le mie opere nelle gallerie di vico San Lorenzo e via Mazzini (GC2 e Forzani, ndr), a Palazzo di Primavera, nelle vetrine dei locali commerciali. Qui vengo volentieri per mangiare bene e per passare una serata tra amici. Perché non bisogna mai dimenticarsi degli amici. Non bisogna mai lasciarli indietro». Per Kostabi una regola di vita. Ne elenca otto di "regole per diventare un artista ricco e famoso", invitato al PalaSì proprio per parlare di questo.
 
Prima di salire le scale dell'ex Palazzo delle Poste si ferma in corso Tacito per disegnare una delle vetrine della libreria Ubik: con il progetto "Tic social art" le strade della città sono più vive e colorate. Poi inizia a raccontare quali regole ha seguito e quali suggerisce ai giovani di seguire, se si vuole davvero diventare grandi artisti. Sei, le considera addirittura fondamentali per realizzare i propri sogni. E sono: fai grande arte; abita a New York; partecipa a party, mostre e opening; sii professionale; crea una tua storia; trova dei bravi artisti che lavorino al posto tuo. Più due: credi in te stesso; non dimenticare gli amici. Che se applicate fanno sì che il successo arrivi prima. Consigli preziosi anche gli ultimi: «Penso che il solo modo per fare soldi e diventare popolari è rimanere fedeli ai propri principi. Avere rispetto di sé e degli altri, della propria arte e di quelle degli. Altrimenti il fallimento è assicurato». Vivere a New York, per lui, fondamentale. Ma anche rendere le proprie opere accessibili a tutti è stato un punto di prospettiva vincente. Dal Kostabi World, lo studio dove assistenti e grafici lavorano per lui, escono multipli accessibili a chiunque. «L'arte per tutti è un valore». Svela al pubblico del Tic festival il suo lato imprenditoriale e consegna alle nuove generazioni una sorta di manuale per il successo.
 
Trovandosi ancora una volta nella città alla quale ha donato la scultura in bronzo "L'abbraccio eterno", non rinuncia certo all'abbraccio degli amici ternani. Uscito dal PalaSì vola a cena con loro. E siccome venti giorni prima, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Picking up the Pieces" alla GC2 in cui si era esibito con il fratello Paul, il leggendario chitarrista dei White Zombie, e Tony Esposito, era stato a cena con gli stessi amici e tra una pietanza e l'altra aveva realizzato un disegno, ha voluto che fosse all'asta per una iniziativa di beneficenza. Quella di venerdì sera, dunque, è diventata una cena di solidarietà. I quadri realizzati rispettivamente da Mark Kostabi, Paul Kostabi e Tony Esposito, sono stati venduti e il ricavato (1,500 euro) servirà ad aiutare la popolazione di un villaggio delle Filippine. «Amo Terni, amo gli amici di Terni e amo utilizzare la mia arte per aiutare chi è in difficoltà. Amo gli abbracci e amo vedere con quanta passione i miei amici si impegnano ad abbracciare le popolazioni colpite da fenomeni eccezionali».
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