Bioplastica, utile fertilizzante con l'aiuto di micro organismi

Bioplastica, utile fertilizzante con l'aiuto di micro organismi
di Francesco Bisozzi
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Mercoledì 19 Luglio 2023, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 07:44

Per imballaggi in bioplastica si intendono imballaggi prodotti con materie prime polimeriche, siano esse originate da fonti rinnovabili o di origine fossile, che hanno la caratteristica di essere biodegradabili e compostabili.

Una delle principali caratteristiche di questo tipo di imballaggi è la biodegradabilità, ossia la capacità del materiale compostabile di essere convertito in anidride carbonica sotto l’azione di microrganismi. Un’altra è la disintegrabilità, cioè la frammentazione e la perdita di visibilità nel compost finale.

In seguito a un trattamento specifico, gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile certificati, conferiti e riciclati insieme alla frazione umida, si trasformano in compost, un alleato importante per migliorare la qualità dei suoli e combattere la desertificazione e il riscaldamento globale. Il compostaggio può essere domestico o industriale. Il primo è condotto in casa con gli scarti da cucina e da giardino utilizzando un contenitore apposito (la compostiera). Il secondo viene realizzato con un trattamento della frazione umida (circa il 40% del totale dei rifiuti solidi urbani) mediante impianti e processi specifici. Quest’ultima è anche la forma di riciclo degli imballaggi in bioplastica compostabile certificati che vengono immessi nel sistema di raccolta della frazione organica. Le plastiche compostabili certificate che oggi si trovano nei rifiuti organici ammontano al 3.9% del peso totale della frazione. In Italia il riciclo degli imballaggi in bioplastica compostabile consente di produrre oltre 2 milioni di tonnellate all’anno di compost. 

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