Femminicidio, che cos'è e perchè è diverso dagli altri omicidi

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Con il termine femminicidio si intende un particolare tipo di omicidio la cui vittima è una donna. La parola non ha una connotazione neutra, ma anzi indica come rilevante e non casuale il sesso femminile della vittima nella scelta di compiere il reato. Nella maggioranza dei casi l'uccisione non è frutto dell'improvvisa perdita di controllo o della presenza di patologie psichiatriche da parte dell'assassino ma rappresenta l'ultimo di una serie di atti violenti a cui la donna è stata sottoposta, dal punto di vista sessuale, fisico, psicologico o economico dal suo assassino. Per gli studiosi di questioni di genere i femminicidi sarebbero dunque tutti i casi di omicidi dolosi o preterintenzionali a sfondo discriminatorio o con matrice patriarcale. 

La parola è mutuata dallo spagnolo feminicidio e il concetto fu teorizzato per la prima volta dall'antropologa Marcela Lagarde, rappresentante del femminismo latinoamericano. Nell'ordinamento penale italiano il termine ha fatto per la prima volta comparsa nel 2013, con il decreto legge n.93. 

Nel 2017 è stata istituita dal Senato una Commissione d'inchiesta parlamentare sul femminicidio. Per cercare di contenere il numero di femminicidi in Italia, nel 2019, è stato approvata la legge sul Codice Rosso, che mira a velocizzare le procedure di protezione delle donne in caso abbiano presentato denuncia alle autorità competenti. 


 
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