Sei Nazioni, terza giornata: al Galles la battaglia di Cardiff con l'Inghilterra

Sei Nazioni, terza giornata: al Galles la battaglia di Cardiff con l'Inghilterra
di Christian Marchetti
2 Minuti di Lettura
Sabato 23 Febbraio 2019, 21:51 - Ultimo aggiornamento: 22:07
"Non m'importa da quanto tempo non battiamo l'Inghilterra". In tribuna, il signor Jones (cognome inventato, ma conoscendo l'anagrafe gallese chissà...) ostenta una maglietta con questa scritta e ben incarna lo spirito con cui il Galles compie l'impresa.

Dopo sei anni dall'ultima volta (tanti erano), i dragoni tornano a vincere contro l'Inghilterra al Sei Nazioni: 21-13 al termine di un confronto a tratti soprannaturale per intensità, orgoglio, combattività. Guerra di muscoli e di testa, astuzia: nel conto anche l'atteggiamento che, per esempio, porta alla sostituzione "per frustrazione" di Sinkler da parte di Eddie Jones (cognome effettivo). Fatto sta che il Galles si porta al primo posto in classifica e si prenota per un eventuale Grande Slam (Scozia e Irlanda permettendo) insperato alla vigilia.

Grande equilibrio e tante scintille, con l'Inghilterra a centellinare tutte le energie in difesa. Gli ospiti provano a imporre lo stesso ritmo visto nel vittorioso confronto con l'Irlanda, ma i padroni di casa accettano la sfida e non si fanno intimorire. Nonostante una rimessa laterale inizialmente inguardabile.
Al 3', gli inglesi provano a sbloccare il punteggio con un piazzato di Daly da centrocampo, troppo pretenzioso. Ci pensa Farrell al 18', ma Anscombe pareggia subito dopo. Tipuric perde Curry in ruck e quest'ultimo va a marcare per il temporaneo 3-10. Ma è tutto fuorché l'inizio di un dominio; agli uomini in bianco non basta nemmeno l'intervallo "d'altri tempi" in campo per fare quadrato e ritrovare energie mentali. 

Il Galles cresce nella ripresa, mentre Liam Williams si conferma spina nel fianco della difesa avversaria. La truppa rossa rosicchia fin sul -1 (9-10) grazie al piede di Anscombe e rende letteralmente impossibile l'ultimo quarto di gara. Farrell segna il 9-13; Warren Gatland intanto sostituisce Anscombe con Biggar e questi inventa le due mete che chiudono il conto. Al 68' scava lo spazio per Hill che segna dopo qualcosa come 34 fasi, al 78' fa planare un pallone d'oro per lo scatenato Adams. Fine, per gli inglesi non c'è neanche il punticino di bonus.

Il Principality Stadium di Cardiff impazzisce, Alun Wyn Jones (cognome effettivo) e compagni restano in campo a godersi in cerchio l'applauso. Primo Galles, a 12 punti; seconda Inghilterra, a 10. Il signor Jones ha già dimenticato da quanto tempo i suoi non battevano gli odiati inglesi.  

GALLES-INGHILTERRA 21-13 (3-10)

Marcatori: 18' cp Farrell (0-3), 24' cp Anscombe (3-3), 27' m Curry tr Farrell (3-10); 52' cp Anscombe (6-10), 57' cp Anscombe (9-10), 63' cp Farrell (9-13), 68' m Hill tr Biggar (16-13), 78' m Adams (21-13).
Arbitro: Jaco Peyper (Sudafrica).
Note - Calci: Daly 0/1, Farrell 3/3; Anscombe 3/3, Biggar 1/2. Punti in classifica: Galles 4, Inghilterra 0.
© RIPRODUZIONE RISERVATA