Rugby World Cup, oggi prima semifinale: Nuova Zelanda-Sud Africa e quel telegramma di tre parole del primo ministro, domani Australia-Argentina

Rugby World Cup, oggi prima semifinale: Nuova Zelanda-Sud Africa e quel telegramma di tre parole del primo ministro, domani Australia-Argentina
di Paolo Ricci Bitti
5 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Ottobre 2015, 17:02 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 22:07
​ROMA Guardate bene, ecco, vedete le quattro squadre della Coppa del Mondo che da oggi a Twickenham si sfideranno per conquistare l’accesso alla finale? Sì, sono loro, tutte dell’emisfero Sud, come lamentato in questi ultimi giorni dai nordisti e dagli organizzatori dei Mondiali (in Inghilterra!): Sud Africa e Nuova Zelanda che incrociano i pugni per primi e poi, domenica, Australia e Argentina. Epperò non avete guardato con attenzione: in realtà le semifinaliste sono cinque perché è sempre più vero, come hanno confermato i match di questa ottava coppa, che la seconda squadra più forte al mondo dopo la Nuova Zelanda è quella composta dalla riserve della Nuova Zelanda. Quando al ct Hansen, per fare i primi nomi vengono in mente, salta in mente di cambiare un centro, oplà, dalla panchina esce Sonny Bill Williams, un asso che solo negli All Blacks può partire delle riserve. E poi come dimenticare che nel 2011 i neozelandese vinsero la coppa del mondo schierando il loro quarto mediano di apertura dopo che i primi tre si erano rotti: Stephen Donald stava beatamente pescando quando squillò il cellulare. Dalla pesca alla trota al calcio decisivo che assegnò ai Tutti neri il trofeo atteso da 24 anni.

SCOMMESSE
Allora, chi punta una sterlina sul Sud Africa che tenterà di fermare i formidabili All Blacks? E in una partita secca, come dicono gli esperti, può davvero capitare di tutto? Mah, sembra davvero difficile che questa volta Richie McCaw e compagni perdano la testa contro i loro arcinemici di sempre: gli Springboks. Pare molto difficile perché i giocatori sudafricani del ct Meyer sono riusciti a far vergognare il loro paese perdendo il match di apertura dei Mondiali contro il Giappone. Il Giappone! Un’onta che potrebbe essere lavata solo dallo champagne che trabocca dalla coppa William Webb Ellis che sarà alzata dopo la finale di sabato prossimo. Ma quando mai gli All Blacks potrebbero fare una figura così meschina perdendo contro una nazionale di terza fascia? Mai e poi mai, statene certi.

IL PRONOSTICO
Sì, il Sud Africa è sempre il coriaceo, roccioso, durissimo Sud Africa e può scoccare la freccia Habana, l’uomo che corre più veloce dei Ghepardi, contro il missile nero Milner-Skudder, poi però la Nuova Zelanda ha nell’arsenale anche Savea, l’ala-gigante che segna quasi una meta a partita. Sì, la Nuova Zelanda ha perso in prima linea Woodcock e Crockett, ma se Carter inizia a far girare la palla alla velocità della luce i tank sudafricani finiranno presto la benzina.


Allora che cosa resta a favore dei sudafricani? Beh, l’avere contro tutti i pronostici non è male, anzi, e anche i bookmaker, univoci nel condannare i Boks, assegnano tuttavia un margine non eccessivo alla Nuova Zelanda (+ 7 punti) che pure negli ultimi quattro anni ha perso solo tre partite e che ha vinto 7 degli ultimi 9 confronti con gli storici rivali. E poi gli All Blacks conoscono bene, e temono, la ferocia dei sudafricani quando giocano senza fare prigionieri, con Schalk Burger pronto a immolarsi su ogni pallone e il furetto Du Preez instancabile nell'azzannare i rivali e a ripartire in quei varchi nelle difese altrui che solo lui riesce a vedere.

LA STORIA
Già, i test match tra All Blacks e Springboks sono stati da sempre, ovvero dall’inizio del 1900, vere finali mondiali quando la coppa Webb Ellis non era stata ancora inventata. Prima della cacciata dagli scenari internazionali per il regime dell’apartheid negli anni Ottanta, solo il Sud Africa poteva vantare un record positivo con la Nuova Zelanda che poi, nell’ultimo ventennio, ha preso il largo: 52 vittorie su 90 confronti (tre i pareggi). Per lunghi anni, va ricordato, gli All Blacks non poterono schierare in Sud Africa i loro giocatori maori: un handicap non secondario, se vogliamo restare nell’ambito tecnico senza arrivare a parlare di questioni morali.

INVICTUS
E sono state queste due nazionali a passare dallo sport all’epica scrivendo la finale della coppa del mondo 1995, quella benedetta da Nelson Mandela e raccontata nel film Invictus. Quella volta vinse il Sud Africa, sostenuto dal carisma di Madiba e dagli angeli inviati dall’altro premio Nobel per la Pace, l’arcivescovo Desmond Tutu.

IL TOUR PIRATA
Ogni test match fra queste due potenze di Ovalia è sempre risultato un affare di stato, con ripercussioni internazionali, come quando nel 1986 una tournée pirata di neozelandesi all blacks sfidò l’embargo dell’apartheid e giocò quattro match in Sud Africa (perdendo la serie). Anche per questo affronto i sudafricani non vennero ammessi alle prime due edizioni dei Mondiali nei cui stadi i rari tifosi Boks appesero tristi striscioni: “Non sarete campioni del mondo fino a quando non batterete il Sud Africa”. Che difatti vinse la coppa alla sua prima partecipazione, nel 1997, per ripetrsi nel 2007.

IL TELEGRAMMA DEL PRIMO MINISTRO
Il ct Meyer, che non ha fatto una piega di fronte alle solite polemiche sulle quote nere (tot giocatori di colore nel figlio partita), ha chiesto ai suoi un match di grande sacrificio in difesa anche se non gli è arrivato alcun telegramma come al suo predecessore degli anni Cinquanta alla vigilia di un test match a Auckland.
L’allora primo ministro sudafricano inviò appunto un telegramma (e meno male che non c’erano ancora i tweet a svilire ogni frase perche davvero il mezzo è il messaggio) con tre parole: “Difesa virgola difesa virgola difesa punto”. E il Sud Africa piegò la Nuova Zelanda che può andare in crisi, allora come oggi, solo se si riesce ad inceppare il ritmo degli attacchi.


IL PROGRAMMA
Semifinali
24 ottobre alle 17 a Twickenham (dalle 16.30 Federica Lodi in studio con John Kirwan, Diego Dominguez ed Elio, differita dalle 19 Mtv8)
Sud Africa – Nuova Zelanda
25 ottobre alle 17 a Twickenham (diretta Sky Sport 2) Australia-Argentina

LE FORMAZIONI
Sud Africa: 15 Willie le Roux, 14 JP Pietersen, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Bryan Habana, 10 Handré Pollard, 9 Fourie du Preez (c), 8 Duane Vermeulen, 7 Schalk Burger, 6 Francois Louw, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bismarck du Plessis, 1 Tendai Mtawarira.
A disposizione: 16 Adriaan Strauss, 17 Trevor Nyakane, 18 Jannie du Plessis, 19 Victor Matfield, 20 Willem Alberts, 21 Ruan Pienaar, 22 Pat Lambie, 23 Jan Serfontein. Allenatore: Heyneke Meyer

Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Nehe Milner-Skudder, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Daniel Carter, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody.
A disposizione: 16 Keven Mealamu, 17 Ben Franks, 18 Charlie Faumuina, 19 Victor Vito, 20 Sam Cane, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Beauden Barrett, 23 Sonny Bill Williams. Allenatore: Steve Hansen.

Arbitro: Jérôme Garcès (Francia)
TMO: George Ayoub (Australia)

Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Santiago Cordero, 13 Marcelo Bosch, 12 Juan Martin Hernandez, 11 Juan Imhoff, 10 Nicolas Sanchez, 9 Martin Landajo, 8 Leonardo Senatore, 7 Juan Martin Fernandez Lobbe, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Ramiro Herrera, 2 Agustin Creevy (c), 1 Marcos Ayerza.
A disposizione: 16 Julian Montoya, 17 Lucas Noguera Paz, 18 Juan Figallo, 19 Matias Alemanno, 20 Facundo Isa, 21 Tomas Cubelli, 22 Jeronimo de la Fuente, 23 Lucas Gonzalez Amorosino. Allenatore Daniel Hourcade

Australia: 15 Israel Folau, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Tevita Kuridrani, 12 Matt Giteau, 11 Drew Mitchell, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper, 6 Scott Fardy, 5 Rob Simmons, 4 Kane Douglas, 3 Sekope Kepu, 2 Stephen Moore (c), 1 James Slipper.
A disposizione: 16 Tatafu Polota-Nau, 17 Toby Smith, 18 Greg Holmes, 19 Dean Mumm, 20 Sean McMahon, 21 Nick Phipps, 22 Matt Toomua, 23 Kurtley Beale. Allenatore: Michael Cheika

Arbitro: Wayne Barnes (Inghilterra)
TMO: Ben Skeen (Nuova Zelanda)