Rugby Italia, Ange Capuozzo tra le stelle: domani via al Mondiale, show in campo e in tribuna

Venti squadre, 48 partite, 2 milioni e mezzo di biglietti venduti soprattutto a famiglie, 600mila turisti in movimento, almeno un miliardo e mezzo di spettatori in tv e in streaming, oltre 60mila posti di lavoro creati per l'occasione in 9 città, un indotto di 2 miliardi di euro

Rugby Italia, Ange Capuozzo tra le stelle: domani via al Mondiale, show in campo e in tribuna
di Paolo Ricci Bitti
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Giovedì 7 Settembre 2023, 07:51

Torna domani a Parigi e in tutta la Francia il Campionato del Mondo per la 10a edizione ancora più saldamente sul podio degli eventi sportivi dopo Olimpiadi e Campionati di calcio. Sarà un Torneo all'insegna della grandeur questa decima coppa "William Webb Ellis" che coincide con i 200 anni della nascita, invero leggendaria, del rugby. E poi si tratta di 20 squadre, 48 partite, 2 milioni e mezzo di biglietti venduti soprattutto a famiglie, 600mila turisti in movimento, almeno un miliardo e mezzo di spettatori in tv e in streaming, oltre 60mila posti di lavoro creati per l'occasione in 9 città, un indotto di 2 miliardi di euro con almeno mezzo miliardo che finirà nelle tasche di World Rugby, la federazione internazionale. Record su record battuti, insomma.

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BASE RISTRETTA

Non si riesce però ad allargare il numero dei paesi in ballo, quasi sempre quelli: dal 1987 a oggi sono solo 25 le nazioni partecipanti e su 18 posti per 9 finali si sono visti in campo solo 5 paesi (Inghilterra, Nuova Zelanda, Sudafrica, Australia e Francia) e infine solo 4 hanno alzato la Coppa (la Francia mai, ndr).

Ad esempio ai recenti Mondiali di Atletica sono andate sul podio 46 nazioni. In realtà con i ricchi proventi dei Mondiali si aiuta a sviluppare il rugby in sempre più paesi non di prima fascia. In quest'edizione debutta il Cile.

Il pasticcio del sorteggio effettuato oltre due anni fa ha condannato la parte a sinistra del tabellone a essere un incubo perché il ranking internazionale nel frattempo è cambiato assai: potranno arrivare alle semifinali solo 2 delle attuali prime cinque della classifica ovvero, dall'alto, Irlanda, Sudafrica (campione in carica), Francia, Nuova Zelanda e Scozia. World Rugby ha detto che non ripeterà più questo errore. Resta la jella vera dell'Italia che 7 volte su 10 ha beccato gli All Blacks nella poule.

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IL PRONOSTICO

Il pronostico per l'Italia, considerata sempre la migliore nazionale fra i paesi che non praticano il rugby nella scuola, è a dir poco avverso: anche questa volta l'obbiettivo di raggiungere per la prima volta i quarti di finale pare lontano. Si dovrebbero battere gli All Blacks (per la prima volta) o la Francia in casa e in corsa per la Coppa, mentre con Namibia e Uruguay non dovranno esserci problemi.

IL CALENDARIO

Per quanto riguarda il calendario, all'Italia forse converrebbe che la Nuova Zelanda superasse i Bleus nel match di esordio di domani così la partita contro gli azzurri a Lione, l'ultima della poule, porterà in dote l'enorme macigno della pressione sui francesi. I punti di forza: Ange Capuozzo è a dir poco brillante, "Seb" Negri una forza della natura, Paolo Garbisi una stella proprio in Francia e il capitano Michele Lamaro un gran placcatore. Peccato non sia stato convocato anche Sergio Parisse, un campione assoluto: avrebbe dato esperienza alla squadra e sarebbe stato l'unico al mondo a disputare sei Coppe.

 

EMISFERO NORD

La Coppa è finita solo una volta nell'emisfero Nord (Inghilterra, 2003) però questa volta Francia e Irlanda sono in pole con Nuova Zelanda e Sudafrica. Per chi vuole un nome secco? Sudafrica.
Il miglior giocatore si sa già chi è: il francese Antoine Dupont che giocherà anche l'anno prossimo sempre a Parigi con il rugby a 7 alle Olimpiadi, mentre l'azzurro Ange Capuozzo potrebbe diventare la rivelazione del Torneo. Per chi ama le supersorprese, favorita dal sorteggio ecco la Georgia ai quarti.

Il rugby dei primi Mondiali 1987 e quello di oggi? "Un altro mondo": la prima edizione fu in realtà un improvvisato jamboree (e l'Italia sfiorò davvero i quarti), poi dal 1995 il boom del professionismo. I neozelandesi che vinsero la prima Coppa 36 anni fa il lunedì tornarono a fare i muratori, i macellai, gli studenti, questa volta ogni francese che vincerà eventualmente i Mondiali riceverà un premio di 200mila euro. Detto ciò, la passione di questi giocatori e di chi li sostiene, i fedeli sulle tribune, è sempre la stessa.
L'Italia sede dei Mondiali, infine, un sogno che piace moltissimo a tutta Ovalia: si punta al 2035 ma servono stadi adeguati.

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