Rugby, Sei Nazioni: Sarto e Allan e la prima volta a Twickenham

Rugby, Sei Nazioni: Sarto e Allan e la prima volta a Twickenham
di Christian Marchetti
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Martedì 10 Febbraio 2015, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 18:17
Leonardo Sarto è entrato a Twickenham una sola volta. Peraltro da turista. «Era il 2003, io e gli altri dell'Under 12 del Petrarca Padova potemmo ammirare la coppa del mondo appena vinta dagli inglesi, esposta nel mitico museo che ha sede all'interno dell'impianto». Per Tommaso Allan quello stadio è più familiare. E il ricordo della prima volta è ancora vivido: «Il mio primo stadio. Mio padre ed io andammo a vedere Inghilterra-Sudafrica. Il freddo e la pioggia erano pazzeschi, ma i canti dei tifosi scaldavano il cuore». Twickenham è sempre Twickenham: il tempio, il paradiso di ogni appassionato di rugby. Twickenham è la casa dell'Inghilterra che sabato (ore 15.30, diretta tv DMax) ospiterà l'Italia per la seconda giornata del Sei Nazioni 2015.



Prosegue il lavoro della Nazionale di Jacques Brunel in vista dell'appuntamento. Anche oggi allenamenti al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”, a Roma. Persi per strada gli infortunati Zanni e Campagnaro, il gruppo prosegue la sua marcia d'avvicinamento dopo aver recuperato il seconda linea Marco Bortolami. Migliorano intanto le terze Robert Barbieri e Simone Favaro.

«Bisogna trovare una soluzione per migliorare la nostra fase di possesso – spiega Sarto – Ci stiamo lavorando, ci alleniamo per questo. Lo abbiamo fatto anche prima del match con l'Irlanda ma dall'affinare il gesto in allenamento al metterlo in pratica c'è una bella differenza».

Contro l'Inghilterra potrebbero essere schierati sia Sarto che Allan. Quest'ultimo, subentrato al posto di Campagnaro nel corso del match di sabato scorso e schierato apertura con lo spostamento di Haimona nel ruolo di primo centro, non è dispiaciuto. Anzi, l'idea di ripetere l'esperimento solletica non poco gli appassionati. «Non ho mai giocato a Twickenham – ricorda il giovane numero 10 del Perpignan – ma ci sono andato vicino. Quando militavo nella squadra della mia scuola in Inghilterra, l'High Wycombe, fummo sconfitti nella semifinale del torneo scolastico dal Whitigift. La finale si sarebbe disputata lì...».

Classe 1993, il padovano (vicentino di nascita) Allan è più giovane di un mese rispetto all'apertura inglese George Ford, protagonista di una prestazione tutta qualità contro il Galles senza far rimpiangere Owen Farrell. «Lo conosco dai tempi dell'Under 20. Si tratta di un elemento molto forte, Under 18 a 15 anni, che ha avuto anche tante opportunità per crescere. È molto calmo, il tipico numero 10 inglese molto forte al piede e sempre al centro di scelte giuste in attacco».



Da par suo, Tommaso vuole tornare ad essere la prima scelta di Brunel per il ruolo, dopo la bocciatura subita nei test match di novembre, quando rimase in tribuna per tutti e tre i confronti. «Ero molto deluso, ma ho anche imparato che queste cose devi prenderle in modo positivo. Ho pensato che non è sempre tutto facile e, anzi, bisogna migliorare costantemente. E allora mi sono messo sotto con gli allenamenti, lavorando ancor più duramente».

Fiducioso Leonardo Sarto, anche lui padovano, 23 anni compiuti il mese scorso: «Dopo i test match autunnali pensavamo di fare meglio di quanto offerto sabato, ma è stata una partita troppo difficile. E non è stato tutto così negativo». Inizialmente escluso dai convocati per gli impegni novembrini per aver lasciato il raduno delle Zebre senza permesso («Un colpo di testa che non commetterò mai più»), in tre anni d'azzurro ha già maturato 13 presenze tutte da titolare. Lui e Allan esponenti della “nouvelle vogue” dell'Italrugby. Ma l'esame Twickenham non è dei più semplici.