Parte l'avventura di Casa Italia e il tricolore illumina il Cristo Redentore. Renzi: «Speriamo di vincere tante medaglie»

Parte l'avventura di Casa Italia e il tricolore illumina il Cristo Redentore. Renzi: «Speriamo di vincere tante medaglie»
di Mario Nicoliello
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Giovedì 4 Agosto 2016, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 20:17

RIO DE JANEIRO - Vista dalla vetta del Corcovado Rio è una meraviglia. Le spiagge di Copacabana e Ipanema sono piccole strisce di terra colorata, mentre il Pan di Zucchero risalta in mezzo a tante isolette sparse nell`oceano. Laggiù la vita scorre caotica, quassù regna la calma. A dominare il paesaggio è la maestosa statua del Cristo Redentore, uno dei simboli della città carioca, che per una sera si è vestito di tricolore. Alle sei del pomeriggio brasiliano, quando il buio ha fatto ormai capolino la statua diventa bianco-rosso-verde. Il tutto su iniziativa della Pirelli che da 87 anni è presente in Brasile.

 
Il legame stretto tra l'azienda italiana e il Cristo Redentore risale al 2014 quando Pirelli finanziò la ristrutturazione della statua. Mercoledi sera la cerimonia è stata organizzata in occasione della visita in Brasile del premier Matteo Renzi. È stato proprio il presidente del Consiglio a premere il pulsante per dare il la all`illuminazione tricolore, alla presenza anche del numero uno di Pirelli Marco Tronchetti Provera e del presidente del Coni Giovanni Malagò.
«E' un ringraziamento al Brasile per tutto quello che ci ha dato», ha spiegato Tronchetti Provera,che ha poi parlato anche di calcio: «Da tifoso vorrei che Icardi restasse all'Inter».

Dal canto suo Renzi ha spiegato: «Oggi l'Italia è presente fortemente a Rio, non solo per i legami di amicizia e fraternità che sempre ci legano al Brasile, ma anche per la presenza di tanti brasiliani in Italia e tanti italiani in Brasile. Questa presenza è resa piu bella dalla spedizione olimpica. Illuminare col tricolore il santuario è un modo per dire che l'Italia c'è con orgoglio e passione. Il gesto ci rende felici e entusiasti». Infine un augurio: «Che il tricolore possa sventolare sul podio di tante premiazioni olimpiche».

Dall'alto dei suoi 38 metri il Cristo apre le braccia al mondo e saluta in maniera immaginaria tutti gli atleti che da sabato si contenderanno le medaglie olimpiche. Sulle rampe del Corcovado si destreggeranno i ciclisti, intenti a scalare la salita e magari a scorgere qualche lemure in lontananza.

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