LA TENTAZIONE
Intanto Daniele, allontanando il presente, non può non pensare al domani che è ancora un grande punto interrogativo. De Rossi infatti, oltre ad essere il capitano della Roma e un calciatore, è anche (e forse soprattutto) un padre di famiglia. Che deve saper conciliare le proprie esigenze con quelle del nucleo familiare. E non è un mistero che l’idea di un’esperienza negli Stati Uniti, intrighi chi lo accompagna quotidianamente. In quest’ottica può già contare su un paio di offerte arrivate dai due club di Los Angeles. Il problema, però, è che prima del mese di marzo, il Capitano giallorosso non potrebbe accettare per una questione di salary cup vigente nel campionato a stelle e strisce. Da questo empasse, è nata l’idea del Boca Juniors, presentata dall’ex compagno di squadra Burdisso, ora ds.
PRIMO PASSO POI GLI USA
A De Rossi è stato proposto di trasferirsi a luglio al Boca Juniors (suo vecchio amore: «Avrei desiderato di giocare alla Bombonera, a 20, 30 o 35 anni», ha raccontato in passato) con il quale disputerebbe il campionato e la coppa Libertadores. A dicembre, una volta conclusa la maggiore manifestazione per club sudamericana, la società argentina lo lascerebbe libero permettendogli così di fare l’esperienza negli Usa. Una proposta che ha sorpreso Daniele a tal punto che ha chiesto a Burdisso del tempo per pensarci. Quel tempo che ormai alla Roma è scaduto.
FASCIA DEL CAPITANO
Domani scenderà in campo per la prima e ultima volta con la maglia della nuova stagione. In quest’ottica lodevole l’iniziativa di Rete Sport che ha rivolto un appello alla Lega Calcio per fargli indossare la fascia personalizzata e non quella anonima voluta dall’ente calcistico: «Piacerebbe anche a me. In caso la multa gliela pago io», la battuta di Ranieri.
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