Juventus-Roma, le pagelle del match di Torino.
Juventus
SZCZESNY
Mai impegnato seriamente: ordinaria amministrazione.
DE SCIGLIO
Dinamico, come non mai. Anestetizza Spinazzola.
BREMER
Si incolla ad Abraham, domina il reparto, che è privo di un altro centrale “vero”.
DANILO
Se la cava dignitosamente, spesso contro nessuno.
ALEX SANDRO
Spinge e copre Kostic, da quella parte succede poco (in fase difensiva).
RABIOT
Prestazione di sostanza.
LOCATELLI
Partita seria, gli negano (giustamente) un bel gol.
MIRETTI
Tocco, personalità, testa. Bravo anche nei recuperi su Dybala.
CUADRADO
Nella Juve è anche capitano, non uno qualunque. Pericoloso.
VLAHOVIC
Pennellata dopo due minuti, gioca un primo tempo di grande qualità e forza. Poi si mette in pausa.
KOSTIC
Crossatore seriale. Bene per un’ora, poi crolla.
ZAKARIA
Ruvido.
MILIK
Un quarto d’ora, si presenta. Salva pure un gol.
ALLEGRI
Il problema: non l’ha chiusa nel primo tempo.
Roma
RUI PATRICIO
Fulminato da Vlahovic, poi bene su Cuadrado e la Roma resta in partita (anche grazie al gol annullato a Locatelli). Giornata di apprensioni sparse, che gestisce sempre con una certa sicurezza.
MANCINI
Pomeriggio velenoso, la Juve dalla sua parte è pericolosa con tutta la catena di sinistra: un problema sono gli esterni e poi un altro gli inserimenti di Miretti. Mou lo toglie per passare poi alla difesa a quattro. Sacrificato.
SMALLING
Fa quel che può e gli riesce bene. Nel primo tempo soffre anche lui la vena di Vlahovic, che va via via spegnendosi con il passare dei minuti. Di testa le prende un po’ tutte, come sempre. Dà sicurezza anche nei momenti complicati.
IBANEZ 7
Dopo un avvio in apnea, prende le misure a Vlahovic, che nel secondo tempo si vede poco. Anticipa, corre, rincorre, riesce a fare un figurone. La Roma soffre e lui ribatte colpo su colpo.
KARSDORP
Kostic lo mette in difficoltà e non riesce mai a dare un contributo in fase offensiva. In ritardo.
CRISTANTE
Perde palloni sanguinosi, rallenta il gioco e il lancio lungo stavolta finisce nel vuoto. Ammonito nel primo tempo e condizionato. Irriconoscibile. Nella ripresa è meno pasticcione.
MATIC
Là in mezzo di va a due all’ora e la velocità non può certo portala lui. Affoga nel primo tempo contro il dinamismo juventino, cresce col passare del tempo. Mette esperienza e fisico.
SPINAZZOLA
Non gli riesce nulla, ogni affondo viene stoppato. Perde il pallone che porta al gol di Vlahovic. Moscio. E Mou lo toglie a inizio ripresa.
PELLEGRINI
Mai troppo nel vivo del gioco, soffre anche nella ripresa con due con cui dialogare ai suoi lati. Suo l’unico tiro in porta, che Szczesny non deve faticare a bloccare, suo l’angolo da cui nasce il gol di Abraham. Di sicuro, non la sua migliore partita.
DYBALA
L’emozione, forse, ha giocato un brutto scherzo e per un bel po’ vaga per il campo, vivendo di ricordi bianconeri. Quell’assist in mezza rovesciata è la perla che lo rende protagonista. Una giocata, una: basta quella. E quella faccia da bambino, in un istante assume le sembianza di uomo.
ABRAHAM
Isolato là davanti, per un’ora abbondante non la prende mai, rincorrendo tutti senza sosta. Nella ripresa, quando Mou propone un assetto più spregiudicato, ha una mezza occasione, ma il tiro viene strozzato a terra e poi sale in cielo per segnare di testa l’uno a uno. Partita brutta, se non fosse per il gol.
EL SHAARAWY
Porta quel guizzo che nella prima frazione è mancato. Come con la Cremonese, risulta decisivo.
ZALEWSKI
Più arrembante rispetto a Spinazzola, anche se da quella parte resta difficile trovare varchi giusti. Mette dentro qualche pallone interessante.
CELIK
Difende con giudizio, la fase offensiva è rivedibile.
KUMBULLA
Fa mucchio nel finale. Cambio conservativo.
BOVE
MOURINHO
Dopo un primo tempo osceno, passa al 4-2-3-1 nel secondo tempo e la partita non cambia granché, però ottiene un pareggio importante in casa di una diretta concorrente. Del resto se c’è il sarrismo, esiste anche un mourinhismo. José sarà contento sì, solo del risultato.
ARBITRO IRRATI 6,5
Ci mette sempre una frazione di secondo in più prima di prendere una decisione, ma difficilmente la sbaglia.