È lui ad aver finanziato l’acquisizione del Milan da parte del gruppo cinese facente capo a Li Yonghong, 48 anni, broker con un impero stimato in 500 milioni di euro, tramite un prestito del suo fondo (hedge fund, quindi a carattere speculativo) di 303 milioni di euro. Suddivisi in questo modo: 180 sono serviti per garantire il closing, 73 sono stati destinati alle banche creditrici e 50 destinati allo sviluppo del club. Gli interessi del prestito sono elevati, dato che si tratta di un’operazione ad alto rischio: l’11,5% sui 180 milioni in carico a Rossoneri Lux e il 7,7% sui 123 in carico al Milan. All’atto del closing, si è calcolato che a Elliott, oltre alla restituzione del finanziamento, fra interessi e arrangement fee (compensi fissi e costi operativi) dovrebbero andare fra i 70 e gli 80 milioni. Tempistica? Diciotto mesi da aprile 2017, con pagamento in unica soluzione.
UFFICIO RIMBORSI
La domanda più gettonata, anche alla luce degli investimenti di mercato del club rossonero, è la seguente: che cosa succederebbe se al termine dei 18 mesi Li fosse inadempiente? L’Avvoltoio di New York ha in pegno le azioni rossonere, che quindi passerebbero in mano al fondo. Ma, in questo caso, sarebbe complicato ipotizzare una gestione diretta da parte di Elliott: ecco perchè appare più probabile che il fondo rimetterebbe le quote del club sul mercato. Per valorizzare il tutto. Con una rosa piena di campioni.
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