Lazio, servizio di Leiva obbligatorio

Lazio, servizio di Leiva obbligatorio
di Alberto Abbate
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Luglio 2021, 07:30

Morto un Lucas, se ne fa un altro. Resuscita e si reincarna sempre nello stesso corpo. Dopo Liverpool, succede due volte alla Lazio. Leiva sembra di nuovo rinato, dopo il calvario dell’operazione al ginocchio e il rodaggio dell’ultimo anno. Ha più vite, mille piedi, è un angelo biondo. Anzi, va contro gli infortuni e il tempo, è un superuomo. Da big più sostituito (13 volte) dell’ultimo Inzaghi, a nuovo mister in campo della nuova era Sarri. Il brasiliano può tornare la certezza assoluta a 34 anni. Sono tanti, ma con la sua esperienza in questo ritiro sta aiutando davvero i suoi compagni. È una spanna avanti, ha sempre anticipato gli altri, Maurizio è entusiasta dei suoi consigli: recepisce prima di qualunque mortale gli insegnamenti e li trasmette a tutti. Ha già capito i meccanismi, i movimenti, ringhia sulla palla anche negli allenamenti. Ieri pomeriggio in partitella persino l’assist, che regala il gol e la standing ovation a Muriqi dagli spalti. Lucas trasmette quel veleno e quella cattiveria, che Sarri pretende e vuole vedere già oggi. Nella prima uscita della Lazio, Leiva ha segnato il tris, ma soprattutto è stato uno dei pochi a rispettare gli schemi e massimo tre tocchi. Lui non ha bisogno di dribbling o piroette per strappare applausi. Il Comandante gli ha affidato i gradi maggiori, alle 18.30 sarà ancora il tenente playmaker a guidare sul terreno l’esercito biancoceleste contro il club dilettantistico Fiori Barp Sospirolo sulle Dolomiti. 
GARANZIE
Nessun rinnovo. Appena un anno di contratto, ma mezzasquadra Leiva può già riprendersi la Lazio. A maggio al momento ha escluso il ritorno all’amato Gremio, Lucas ha trascorso le vacanze fra il Brasile e Alberobello. In ritiro sta ritrovando la miglior condizione e se stesso. È tutt’altro che finito, è ancora più biancoceleste dentro: «Quattro anni fa sono diventato laziale», ha ricordato domenica pomeriggio. Adesso può tornare la diga davanti alla difesa di Maurizio. Se qualcuno ha sempre dubbi sul suo stato fisico, forse ancora non lo ha rivisto. Escalante ad Auronzo è il suo alter ego, Toma Basic potrebbe ricoprire pure il suo ruolo, ma la Lazio vuole prendere il croato (vicinissimo a 7 milioni più tre di bonus col Bordeaux) come tuttofare in mezzo al campo. Leiva offre garanzie a Sarri, non serve per forza il regista Kamara per il presente immediato. 
TAMPONI NEGATIVI
Nessun pericolo, Leiva non è a rischio.

Lui in Brasile si è pure vaccinato come tutto lo staff tecnico di Maurizio. Ma adesso pure il resto della Lazio ha scacciato lo spettro. Ad Auronzo venerdì sera era emerso il piccolo giallo dei rumors legati a un presunto positivo: i risultati dei tamponi di gruppo, effettuati domenica a 48 ore del test di oggi contro il Sospirolo, sono tutti negativi e c’è il sospiro di sollievo. Ne era però sicuro Lotito. Oggi potrà scendere fra i pali anche Reina, che ha scongiurato lo stiramento, anche se ieri era affranto dalla perdita dell’amato cagnolino Balu. Stakosha invece sembra rivitalizzato dall’iniezizione di stima e dalla cura Maurizio. Intanto, dopo Troise, torna nella capitale pure il portiere Alia. Al loro posto salgono gli ex Salernitana André Anderson e Fabio Maistro, che Sarri proverà insieme al nuovo baby acquisto Luka Romero. Visite mediche accurate ieri per il 16enne (svincolato dal Maiorca) in Paideia, prima dello sbarco ad Auronzo. C’è un popolo che vuole scoprire il suo talento immenso. L’indice di liquidità blocca il sogno Insigne, Julian Brandt esterno promesso e ogni altro tesseramento, ma non l’entusiasmo. Tutti applaudono questi giovanotti e vecchi, che si fondono. Mau può farne un mix esplosivo, ma oggi pretende di vedere in campo maggior cinismo e i frutti di 11 giorni di insegnamento. Altrimenti le sue urla dalla panchina faranno ancora più frastuono.

© RIPRODUZIONE RISERVATA