Lotito alza la voce: Inzaghi nel mirino

Lotito alza la voce: Inzaghi nel mirino
di Alberto Abbate e Emiliano Bernardini
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Giovedì 21 Febbraio 2019, 23:48 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 16:06
C’è un’aria strana dalle parti di Formello. La Lazio è tra color che son sospesi. Dopo la cocente eliminazione dall’Europa League la stagione e il futuro passano dalla Coppa Italia contro il Milan e dal derby contro la Roma. Un concetto ribadito ieri dal presidente Lotito che ha tenuto tutti a rapporto. Basta errori e soprattutto alibi. Tutti sotto processo. Il quarto posto resta l’obiettivo principale perché, e questo il patron biancoceleste lo ha rimarcato a voce alta, la squadra è stata costruita proprio per arrivare in Champions. Un avviso ai giocatori ma soprattutto a Simone Inzaghi. Quello che non è piaciuto alla dirigenza è il fatto che il tecnico non abbia coinvolto i nuovi nel progetto. O meglio li ha usati con il contagocce e solo quando è stato costretto. Proprio all’opposto di quello che pensano Lotito e Tare che invece considerano i nuovi innesti pezzi importanti e che avrebbero dovuto essere coinvolti prima nel progetto. 
ROMULO
Un caso è proprio quello di Romulo che avrebbero voluto vederlo in campo dal primo minuto a Siviglia. Lo considerano più forte di quel Lazzari che in estate era stato chiesto a gran voce dal tecnico biancoceleste. Il tempo stringe e la stagione sta per prendere una svolta importante che potrebbe riflettersi proprio su Inzaghi. Anche i tifosi mostrano un po’ di malcontento per l’atteggiamento della squadra. Avrebbero voluto maggiore carattere. Un problema che Simone sta cercando di risolvere da tempo. Lo ha ribadito anche dopo l’eliminazione per mano del Siviglia: «Senza gol segnati, è giusto uscire dalla Coppa. Serve maggiore cattiveria per fare gol». Appena sei realizzati nelle ultime otto gare, per la prima volta non va in gol in una gara europea ad eliminazione diretta. E pensare che lo scorso anno i biancocelesti strabiliavano per il numero di reti fatte. Già, ma a dire il vero qualche alibi Inzaghi ce l’ha: è costretto a far giocare Immobile anche con una gamba sola perché non ha alternative dello stesso calibro. Caicedo va bene in alcune situazioni ma appena si alza il livello si vede la differenza. Anche le ultime due gare di Correa hanno lasciato più di qualche interrogativo. Ha giocato senza mordente non incidendo praticamente mai. 
MULTA PER PATRIC
Non bastasse questo, nello spogliatoio è scoppiato anche un altro caso: Patric. Il suo “ammutinamento” dopo il cambio non è piaciuto ai compagni che lo hanno letteralmente scaricato. Il discorso che è stato fatto allo spagnolo è molto chiaro. Impensabile andare via quando la barca sta affondando. La società ha deciso di multarlo. Con ogni probabilità starà fuori contro il Milan. E poco importa che gli uomini siano contati visto che Radu è squalificato. Sarà difesa a quattro con Romulo a fare il terzino destro, Lulic a sinistra e al centro la coppia Acerbi-Leiva. La stagione è al bivio e Inzaghi deve tentare il tutto per tutto.
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