Tutte cose che vorrebbe Inzaghi. Per il momento sono solo riflessioni, piccoli e normali ragionamenti, visto che la stagione è cominciata da due mesi, ma tra qualche settimana potrebbero diventare più seri. Gennaio, in fin dei conti, non è così lontano. In un 3-5-2 le fasce sono fondamentali. Sulla sinistra problemi non ce ne sono con Lulic, Durmisi, infortunio a parte, e con il rientro graduale di Lukaku, ma sulla destra dietro a Marusic ci sono Patric e Basta. Il montenegrino convive con un leggero ma costante fastidio alla schiena e tre gare a settimana non sono semplici da sostenere, Patric ha caratteristiche più difensive, mentre l’ex Udinese presto verrà tagliato per inserire in lista proprio Lukaku. I soldi in cassa non mancano, ma si deve sfoltire l’organico e cercare di incassare qualche milione, con gli addii di Basta, Cataldi, più gli altri fuori rosa. Inzaghi sogna Lazzari, in estate Tare ci ha provato in tutti i modi, ma non è riuscito a convincere la Spal. Sarà durissima farlo a campionato in corso, ma con la proposta giusta, almeno 10-15 milioni di euro, più qualche giusta contropartita, il club di Ferrara potrebbe anche rifletterci sopra. Il prezzo però rischia di lievitare. Stessa cosa per Lainer. Con gli austriaci, dopo Berisha, c’è una corsia preferenziale che Tare potrebbe sfruttare. Su entrambi c’è tanta concorrenza, ma la Lazio vorrebbe bruciarla, cercando di anticipare i tempi.
TERREMOTO BELGA
Da Formello al Belgio, passando per la Serbia, dove il quotidiano “Kukir”, ha seguito da vicino l’inchiesta della “calciopoli belga”, tirando in ballo Mateja Kezman, il procuratore di Milinkovic-Savic.
L’accusa a Kezman (che da ieri è introvabile) e al suo entourage è di tentato riciclaggio per una somma vicina ai 30 milioni di euro. Non solo. Nel mirino ci sarebbe anche la cessione del 2014 di Milinkovic-Savic dal Vojvodina al Genk per 1,5 milioni di euro, anche se sul bilancio figurano solo 700 mila euro, mentre dei restanti 800 mila se ne sono perse le tracce.
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