PUNTO D’ARRIVO
E se molti pensavano che arrivare alla fase finale del mondiale potesse essere un punto d’arrivo, si sono dovuti ricredere, perché per le azzurre è un trampolino di lancio, verso un traguardo che, a questo punto, nessuno sa e vuole indicare. L’Italia di Milena Bertolini infatti non si pone limiti, arrivando anche a pensare al titolo iridato in virtù di una cabala che ricorda come l’ultima volta che una squadra di calcio azzurra (maschile e femminile) aveva vinto il proprio girone di qualificazione al mondiale (2006) è poi arrivata fino in fondo alzando la coppa. Il primo posto delle azzurre nel girone è arrivato a dispetto delle previsioni, che indicavano nell’Australia (sesta nel ranking mondiale) e nel Brasile (decima) la coppia di squadre che si sarebbe contesa il primato. Ma i due colossi mondiali del calcio femminile, non avevano fatto di conto con la determinazione e la voglia delle nostre ragazze, che hanno stupito tutti scrivendo una bellissima pagina di storia del nostro calcio. Che ora segnerà un momento di “non ritorno” per tutto il movimento, che dopo l’esperienza in Francia non sarà non sarà più una cenerentola, ma una vera principessa dell’Italia calcistica.
SOGNANDO TOKYO
Ieri, le azzurre, si sono trasferito a Montpellier, dove oggi attenderanno di conoscere l’avversario dell’ottavo di finale in programma martedì prossimo. Cina o Nigeria, le possibile avversarie, nella corsa tra le migliori terze dei gironi A, B e F. Avversarie che sul piano fisico si fanno rispettare e che potrebbero dare all’Italia la possibilità di conquistare, per la prima volta, i quarti di finale del Mondiale. Traguardo che aprirebbe la strada ad una possibile qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno, visto che il Mondiale promuoverà ai Giochi Olimpici le prime tre classificate.
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