Immobile, dalla Lazio alla Nazionale una vita da bomber

Immobile, dalla Lazio alla Nazionale una vita da bomber
di Alberto Abbate
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Mercoledì 20 Novembre 2019, 10:30
Porta il trono sull’altra sponda, Ciro re di Roma. Supera Totti, a quota nove (in 59 gare) con l’Italia. Immobile non si ferma, raddoppia, anzi triplica. Sino a un mese fa non segnava da due anni e mezzo con la maglia azzurra: s’è sbloccato, timbra addirittura una doppietta con l’Armenia. Adesso sono 10 le reti in Nazionale alla 39esima presenza. E’ il segno che non sa fare solo con la Lazio la differenza. Ciro si riscatta con la tigna, non ci stava a essere una figurina. Qualcuno assicura che sia ancora Belotti il preferito del ct Mancini, il bomber partenopeo lo tormenta a suon di gol in vista dei prossimi Europei. Perché sarà pure vero che nel 4-3-3 Immobile fa più fatica a dare riferimenti, ma adesso per lui parlano numeri stratosferici. S’è chiuso un cerchio lunedì: proprio con l’Armenia s’era risollevata all’andata la polemica con i 90 minuti di Ciro in panchina. Nella partita successiva con la Finlandia, per Immobile è iniziata una nuova vita: s’avventa sul cross di Chiesa e fa centro, alleluja. La maledizione azzurra è finita. Immobile si toglie di dosso anche questo peso, era fondamentale per la Lazio. Perché l’anno scorso l’Italia aveva condizionato sin troppo il suo rendimento. Da quando a marzo 2019 era scoppiato il caso contro il Liechtenstein, Ciro aveva segnato appena 2 reti fra campionato e Coppe in 13 partite: soltanto un centro nel 2 a 2 col Sassuolo su rigore e un altro contro il Torino alla fine. 
IL MORALE 
A settembre, dopo 733 giorni, per Immobile è finito il digiuno. Da allora non smette di segnare più nemmeno in azzurro. Ha un’altra testa e una vena smisurata sotto porta. Adesso sono 19 i gol in 18 match (uno ogni 71’, oltre 6 assist) fra campionato, Coppe e Nazionale. Una media da extraterrestre, qualsiasi siano i colori e le circostanze. Ancora non può essere considerato un campione? Ieri a Formello è stato accolto da eroe, Ciro adesso non può riposare. Per fortuna ha saltato la prima sfida con la Nazionale, la stanchezza la supererà con questo morale. Ha promesso di voler vincere qualcosa nei prossimi mesi anche in biancoceleste. Coccoliamolo e ci farà vedere le stelle. Forse per questo, nonostante un contratto più volte rivisto, Lotito è pronto a ritoccargli pure l’ingaggio sino al 2025. 
FORMELLO 
Sta facendo la storia, Immobile. Lui e Acerbi stanno riportando in auge persino la Lazionale. Non era mai successo che due giocatori biancocelesti con l’Italia sbloccassero due sfide consecutive. Ieri Inzaghi li ha riabbracciati a Formello, da oggi (tornerà anche l’ultimo nazionale Vavro) farà partire le prove. Intanto riecco già in gruppo anche Luis Alberto e Radu in vista della prossima sfida col Sassuolo. Capitolo mercato, il fuori rosa Durmisi è pronto a dire addio: «La Lazio e il mio procuratore stanno trattato col Fenerbahce, ma ci sono anche offerte dalla Spagna per gennaio».
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