Harden ha fatto sorridere coach Mike D’Antoni, che ci teneva a battere i Knicks e soprattutto a celebrare il 103° compleanno di papà Lewis. Ma l’italo-americano può festeggiare soprattutto per il bilancio (26 vittorie e 9 sconfitte) all’ingresso nel 2017: i Rockets sono terzi ad Ovest alle spalle di Golden State e San Antonio, con un vantaggio sempre più saldo sulle inseguitrici.
Oklahoma City Thunder-L.A. Clippers 114-88
A Russell Westbrook bastano 23 minuti e 26 secondi per mettere a referto la tripla doppia più veloce della sua carriera, la 16^ in questa regular season. Un tornato che ha travolto le resistenze dei rimaneggiati Clippers, incapaci di contenere il numero 0 e di rientrare in corsa in un match che li ha visti sempre inseguire.
Charlotte Hornets-Cleveland Cavaliers 109-121
LeBron James e Kevin Love, orfani di Kyrie Irving infortunato dopo il match vinto dai Cavs contro Boston, mettono le cose in chiaro sin da subito contro Charlotte: il numero 23 ne segna 17 nel solo primo quarto mentre l’ex Minnesota ne piazza 15 nel secondo. Ancora out Marco Belinelli per il problema alla caviglia rimediato qualche giorno fa.
Sacramento Kings-Memphis Grizzlies 98-112
Sorriso amaro per Memphis che vince contro Sacramento ma perde Marc Gasol a causa di un infortunio alla caviglia nel terzo periodo la cui entità è ancora tutta da valutare.
Utah Jazz-Phoenix Suns 91-86
I sempre più convincenti Utah Jazz di questi primi due mesi di regular season si sbarazzano anche dei Phoenix Suns. Un successo che per i ragazzi di coach Snyder vale il quarto posto ex-aequo con gli Oklahoma City Thunder.
Chicago Bulls-Milwaukee Bucks 96-116
Alla serata delle triple doppie da record si iscrive anche Malcolm Brogdon con i suoi 15 punti 11 rimbalzi e 12 assist. Allontanare le sconfitte sta diventando una piacevole abitudine per i Bucks, col 50% di record appena acciuffato (16-16) e un sesto posto in coabitazione nella Eastern Conference che può diventare un trampolino per salire ancora più su.
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