Pellegrini vince la finale dei 200 stile al Sette Colli in 1'55"42, quinto tempo mondiale stagionale. Delude Paltrinieri

Pellegrini vince la finale dei 200 stile al Sette Colli in 1'55"42, quinto tempo mondiale stagionale. Delude Paltrinieri
di Piero Mei
3 Minuti di Lettura
Domenica 23 Giugno 2019, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 21:39
Il "Sette Colli" degli italiani si chiude con la gioia che esplode per due belle ragazze, l'eterna Federica Pellegrini, e la donna di questi anni, Margherita Panziera, e con la delusione che serpeggia per il quarto posto di Gregorio Paltrinieri nei 1500, con un tempo che, parole sue, "fa schifo". 

LA SIGNORA DEI DUECENTO 
Federica Pellegrini ha vinto i 200 stile libero in 1:55.42 che è ben al di sotto di quello che lei stessa si aspettava (pensava a un 56 basso) e che le ha dato l'ennesima occasione di toccare prima dell'olandese Heemskerk, altra trentenne che le ha fatto da valletta per tutta la vita natatoria, non trovando mai la felicità di mettere la mano avanti. 
Federica è felice per il suo "Sette Colli": i 50 più veloci di sempre, i 100 di altissimo livello (e senza il volo della cuffia in virata poteva andare anche meglio) e poi i 200 vincenti di oggi. "L'avevo promesso". E la Pellegrini non è una che non mantiene le promesse: chissà cosa si sarà già proposta per i mondiali di Gwangju, ancora il dilemma 100 o 200. O tutti e due. "Volevo risposte, ma non sui tempi, non sull'immediato. Volevo sapere se il lavoro che stiamo facendo, e che faremo fino a Tokyo, paga- Mi sento bene, nuoto bene. E qui ho provato di nuovo quelle sensazioni di dieci anni fa. Roma è sempre così: la porto nel mio cuore". E Roma porta lei almeno a giudicare dal ruggito del pubblico quando Fede si tuffa, un rumore che arriva anche oltre il Tevere. 

SUPER MARGHERITA 
Margherita Panziera ha anche lei una distanza preferita: i 200 dorso. Ed è su questa gara che ha dovuto affrontare oggi Katinka Hosszu, stella mondiale di molte specialità. Margherita ha vinto in 2:06.87, ce "ormai è un mio tempo stabilizzato". Margherita ha un sorriso smagliante, specie ora che riesce a vincere l'ansia che la prendeva prima della gara. E' una speranza mondiale: "Lì in una ipotetica finale bisognerà fare ciscuno la propria gara: essere se stessi senza forzare niente"- Che le ha detto la Hosszu? "Mi ha fatto i complimenti". Chissà come si fanno in coreano. 

"NON HO PAURA" 
Greg non accusa il colpo del quarto posto e del tempaccio: è troppo brutto per commentarlo. E' 15:11.48, un crono che lo riporta bambino o poco su di lì. "Ci sono giorni che non vai proprio". Era uno di quei giorni. Gregorio non è preoccupato. E' carico di lavoro. "Pensavamo anche di non farla questa gara: sono sceso dall'altura da 15 giorni ed è il momento peggiore per gareggiare; domani magari farei 15 minuti, fra una settimana 14 e passa". E fra un mese a Gwangju mondiale? "Prima c'è il fondo che m'intriga molto, poi la piscina che è diventata estremamente competitiva. Ma non sono preoccupato: tutto il lavoro, i 16 chilometri al giorno di questi giorni, pagherà"."In fondo, dice, è stato come un allenamento. 

VINCE CIAMPI 
Matteo Ciampi divide l'oro con Breno Correja, brasiliano: i due chiudono entrambi in 1:47.62 i 200 stile libero, distanza che sta prospettando una interessante staffetta in chiave mondiale; Megli e compagni sono gasati. Tra gli azzurri c'è anche il bel record italiano kuniores nei 200 misti del talentuoso Ceccon, che è multitasking e non ha ancora scelto a cosa dedicarsi da specialista. Magari lo farà. dorso e misti, magari ci penserò dopo Tokyo quando, non esclude, andrò un anno in America, "ma solo un ano, non voglio andarci a vivere ma solo fare esperienza". 
Risultati completi sul sito www.federnuoto.it.
© RIPRODUZIONE RISERVATA