Quando Gregorio Paltrinieri non vince la medaglia d’oro, fa quasi più notizia di quando la vince. Il campione azzurro, che anno dopo anno, giorno dopo giorno continua a riscrivere le leggi del nuoto, oggi non riesce a trionfare al Foro Italico nella distanza che lo ha reso immortale a Rio 2016, fermandosi ‘solo’ all’argento. Risultato che, per un vincente nato come lui, sa quasi di delusione. Trenta vasche divorate come suo solito, alternando alla sagacia tattica la forza bruta quando la strategia doveva lasciare spazio alla bracciata più potente, non sono bastate al classe 1994 per battere Mykhaylo Romanchuk, il rivale-amico di sempre di Greg (l’altro è il tedesco Florian Wellbrock, arrivato quinto). L’ucraino ha chiuso in 14:36.10, l’italiano in 14:39.79.
Greg chiude i primi 50 metri al comando, poi i 300.