Il primo allungo azzurro è con Indre Sorokaite, da anni opposto e qui adattata a schiacciatrice, in attacco è una sicurezza, almeno contro avversarie non di primo livello. Sul 20-15, sorprendono i due errori di fila di Egonu, che paga la fatica di una stagione infinita, in cui ha vinto la Champions league. Debutta Lucia Bosetti, utile in ricezione e per il 25-20, uscirà sul 6-5 del secondo parziale. L’Italia va sotto di tre punti, esce Folie, dal centro, per Fahr, a sorpresa, non per Danesi. Gli errori al servizio sono ricorrenti, ma anche in attacco (due di Egonu) e su palla non impossibili (Chirichella). Il 25-23 è frutto di giocate individuali, leggi i due aces di Paola Egonu.
L’Italia impatta bene il terzo set, con la centrale capitana e con l’oppostona, in battuta. Sorokaite continua su buone percentuali, Folie raggiunge la doppia cifra. Le slovacche vengono doppiate, rimontano sul 16-22, Sorokaite arresta l’empasse, si chiude a quota 21. Mazzanti lamenta il gioco lento e la desuetudine alle gare senza appello.
Oggi si torna in Polonia con un volo charter, 700 chilometri per Lodz. Mercoledì nei quarti un’avversaria in ribasso eppure pericolosa, la Russia, che al Belgio concede un set. Vinse gli Europei del 2013 e del 2015. «Servirà il nostro cambio palla abituale - riflette Davide Mazzanti e aggiustare i tempi sul loro muro»
Negli altri ottavi, escono 4 tecnici del nostro paese, avanza solo Giovanni Guidetti, con la Turchia, per 16-14 sulla Croazia di Daniele Santarelli, marito di Moky De Gennaro.
A Budapest, Olanda-Grecia 3-0 e Azerbaijan (ct Caprara)-Bulgaria 0-3. Ad Ankara, Serbia-Romania (ct Pedullà) 3-0, Turchia-Croazia 3-2. A Lodz, Germania-Slovenia (ct Chiappini) 3-0 e Polonia-Spagna 3-0. Oltre all’Italia, dunque, avanza solo il modenese Guidetti, che ha la nazionale migliore fra i ct parttime.
Mercoledì i quarti. A Lodz, Italia-Russia e Germania-Polonia. Ad Ankara, Serbia-Bulgaria e Turchia-Olanda. In Turchia, le semifinali, sabato, e le finali, domenica.
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