Dominik Paris: «Sciatori senza tifo? Tristi come i calciatori»

Dominik Paris: «Sciatori senza tifo? Tristi come i calciatori»
di Ilaria Ravarino
2 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Ottobre 2020, 20:01 - Ultimo aggiornamento: 20:05

Ha smesso di sciare poco prima dell’esplosione della pandemia, quando lo scorso 21 gennaio si ruppe il ginocchio destro durante un allenamento. E adesso che finalmente è pronto per tornare - con la prima discesa “ufficiale” fissata il 12 dicembre in Val d’Isère - il fuoriclasse azzurro Dominik Paris si prepara ad affrontare uno scenario completamente diverso. «Anche gli sciatori, come i calciatori, hanno bisogno di sentire il calore dei tifosi. Quando parti in pista lo fai immaginando chi ti aspetta al traguardo: scendere e non trovarci nessuno sarà difficile da accettare».

Testimonial

Terzo sciatore italiano più vincente di sempre (meglio di lui solo Alberto Tomba e Gustav Thoni), 31 anni, di Merano, in questi giorni Paris si è concesso al cinema come testimonial della IDM, la film commission dell’Alto Adige. Per l’atleta «il covid non ha cambiato il mio approccio alla pista, mi metto gli scarponi e torna tutto come prima.

Ma lo sport è emozione, e l’emozione te la dà solo la gente». Dopo la discesa in Val d’Isère «bisognerà concentrarsi su Cortina: nel 2021 abbiamo i mondiali in casa. E poi, forse, si potrà pensare anche a Pechino». Appuntamento alle Olimpiadi, dunque. Covid permettendo.

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA