Periferie di Roma, viaggio tra i contrasti
Su Sky comincia "Cronache di Frontiera"

Periferie di Roma, viaggio tra i contrasti Su Sky comincia "Cronache di Frontiera"
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Martedì 29 Settembre 2015, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 17:14
Narrazione in presa diretta, nessuna intermediazione giornalistica, stacchi rapidi tra i vari personaggi, forti contrasti e cura della fotografia. Strizza l'occhio al linguaggio delle serie televisive "Cronache di frontiera", il nuovo programma di Sky Tg24 in onda in quattro puntate da domani tutti i mercoledì alle 21.10 sul satellite e in chiaro sul canale 27 del digitale terrestre. È un viaggio nelle frontiere delle nostre città, in quelle periferie dove convivono culture e povertà diverse, dove si mescolano storie di immigrati, di nuovi e vecchi italiani. La docu-serie è stata girata all'interno del VI Municipio di Roma, una zona dove viene commesso un elevato numero di reati e tutti i giorni si combatte per la sopravvivenza, tra case popolari occupate abusivamente e la vicinanza di alcuni insediamenti Rom. Un'area vasta e popolosa, abitata per un terzo da extracomunitari: 74 etnie diverse costrette a una convivenza non semplice.



Le storie

Lo scontro in atto emerge dalle parole crude dei protagonisti, ripresi nella vita quotidiana: tra loro Regina, che cerca di sfamare la sua famiglia numerosa con ogni mezzo lecito; Jonas, che vive da anni occupando un locale pubblico e lotta per non essere cacciato; Agostino, che combatte contro una concorrenza spietata per non chiudere la propria attività. E ci sono le nuove generazioni, con le storie di Tangir, Memhet e Mattia, alla ricerca dell'integrazione e di un futuro migliore. «Ormai la vocazione alle breaking news appartiene a molti mezzi e abbiamo deciso di cambiare pelle - spiega il direttore di Sky Tg24, Sarah Varetto -.
Credo che i telespettatori siano stanchi del rullo continuo delle notizie, per questo stiamo investendo negli approfondimenti». "Cronache di frontiera", che sarà disponibile anche su Sky On Demand, è basato sul format originale inglese 'Benefits Street' e prodotto in Italia da FremantleMedia. «Il meccanismo - sottolinea Varetto - è simile a quello delle serie e il linguaggio si ispira a quello cinematografico». «Gli autori hanno vissuto in quelle zone per due-tre mesi, coinvolgendo i personaggi passo dopo passo - spiega Alessandro Lostia, chief creative office della società di produzione -. Lo scopo è raccontare l'aspetto umano di quelle realtà, dove la mancanza di speranza è figlia dell'assenza delle istituzioni». Domani alle 22, dopo la prima puntata, Sky Tg24 proporrà anche un approfondimento, a cura della redazione, per dibattere i temi emersi nella docu-serie con ospiti ed esperti. «In "Cronache di frontiera" - spiega Andrea Scrosati, Executive Vice President di Sky Italia - il racconto della realtà si fonde con un linguaggio visivo innovativo, capace di coinvolgere anche quella generazione che cerca un'informazione distante anni luce dai salotti e dai dibattiti, che parli la lingua delle immagini e della realtà che ci circonda».
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