Teatro di Roma, ecco i 42 candidati alla direzione generale. Oltre a De Fusco e Giorgetti anche l'outsider Cutaia

Sono 42 i candidati alla direzione generale del Teatro di Roma: nel rincorrersi di voci e rumors, tra aspiranti noti come De Fusco e Giorgetti, anche Ninni Cutaia. E intanto la Regione Lazio ha annunciato di voler utilizzare 24 milioni per interventi su teatri, cinema e luoghi di culto

Il teatro Argentina
di Simona Antonucci
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 22:33

Si è appena chiusa l’urna per le candidature alla direzione generale del Teatro di Roma. E già si apre il sipario sulla figura professionale che dovrà restituire, finalmente, alla nuova Fondazione una governance sicura e capace di garantire un solido sviluppo insieme con l’equilibrio gestionale e di programmare l’offerta artistica di livello internazionale.

UN ARTISTA O UN MANAGER

Potrà essere un artista, un regista, un attore, con una formazione consolidata sul palcoscenico? O una professionalità manageriale che potrà avvalersi di una rosa di consulenti artistici, come sembra indicare il nuovo presidente Francesco Siciliano? Nel rincorrersi di voci e rumors, avrebbero presentato domanda alcuni aspiranti noti. Come Luca De Fusco, regista teatrale napoletano, 66 anni, ora alla guida del Bellini di Catania, che in passato ha diretto il Napoli Teatro Festival, lo Stabile del Veneto e quello di Napoli. O Marco Giorgetti, 62 anni, attore di teatro, cinema e televisione, regista, organizzatore e direttore artistico teatrale, attualmente alla guida della Pergola di Firenze.

L'OUTSIDER

Una coppia, cui si aggiunge a sorpresa un outsider di peso, Ninni Cutaia: ha presentato la sua candidatura, anche il direttore generale del ministero della Cultura, con un curriculum autorevole e variegato che spariglia il duo e darà filo da torcere a tutti gli altri. Siciliano, 64 anni, Cutaia è stato direttore del Mercadante (sotto la sua guida ha ricevuto il riconoscimento di Teatro Stabile), direttore generale dell’Ente Teatrale Italiano, direttore generale per lo Spettacolo, e poi per la Creatività, del Ministero della Cultura. Ora è in scadenza come commissario del Maggio Musicale Fiorentino.

42 DOMANDE

Il 16 dicembre, ultimo giorno per partecipare al bando, sono pervenute 42 domande in risposta all’avviso pubblico per un amministratore che, dopo anni bui (due commissari, Gianluca Sole e Giovanna Marinelli, e la chiusura del Globe) dovrà ridare luce al Teatro di Roma che sovrintende anche l’India e il Torlonia (il cambio di statuto da associazione in fondazione è avvenuto a maggio scorso) e restituire finalmente il Valle alla città. Oltre alla terna, in un totonomine infuocato, circolano anche i nomi di Lisa Natoli, 51 anni romana, autrice, attrice e regista, appena insignita del premio Ubu; di Stefano Ricci, la seconda metà del duo Ricci & Forte, alla guida della Biennale Teatro di Venezia; Lucia Calamaro, 53 anni, regista, drammaturga, attrice e docente romana. E poi anche Fabrizio Arcuri (è stato direttore artistico del festival Short Theatre di Roma); Roberto Latini (attore, regista e drammaturgo romano 53 anni), Velia Papa, 69 anni, direttore di Marche Teatro.

Accanto alle glorie del nostro spettacolo si sarebbero presentati anche tanti giovani talenti.

LA COMMISSIONE

Le candidature verranno vagliate da una commissione di tre membri: Mariano Grimaldi (direttore amministrativo e artistico di spettacoli e festival); Isabella Maria Stoppani (avvocato di diritto amministrativo) e Berta Zezza (nel cda del Teatro di Roma tra il 2020 e 2021). Alla fine dei lavori, la commissione dovrà presentare una short list di candidati (da tre a cinque). I selezionati saranno poi esaminati dal consiglio di amministrazione che valuterà anche i progetti presentati per la gestione artistica e amministrativa del Teatro di Roma.

IL CONSIGLIO

Un cda composto dal presidente Siciliano e l’organizzatrice di spettacoli Natalia Di Iorio (indicati dal Comune), l’avvocato Danilo De Gaizo e la presidente di ConfLirica Daniela Traldi (nominati dalla Regione) e l’attore e regista Marco Prosperini, indicato dal ministro Sangiuliano. Un’infinità di candidature da cui dovrà uscire un solo nome. Bisognerà ora capire come si orienterà il consiglio. L’obiettivo potrebbe essere quello di trovare l’unanimità prima di affidarsi all’urna che rischia di dividere il cda fin dalla sua nascita. Per garantire che il prossimo direttore generale, forte di un solido passato manageriale e artistico, possa contare sull’appoggio di tutti e restituire il Teatro di Roma alla sua città. 

LA QUERELLE

E dopo la querelle politico-teatrale sul teatro Eliseo e la proposta di impegnare 24 milioni per acquistare la struttura, la Regione Lazio ha annunciato di voler utilizzare questi stessi fondi (12 milioni per il 2024 e altrettanti per il 2025) per interventi su teatri, cinema e luoghi di culto, che saranno a disposizione dei Comuni.

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