“L'abito della sposa”, al Todi festival uno spaccato in bianco e nero dell'Italia degli anni '60

Pino Strabioli
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Lunedì 25 Agosto 2014, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 15:50
Grande successo al Todi Festival per “L’abito della sposa”, con Pino Strabioli e Alice Spisa.



Si tratta di una novità assoluta di Mario Gelardi, già regista e coautore insieme a Roberto Saviano di Gomorra. Come afferma il regista Maurizio Panici, «Si tratta di un delicato scritto che ci fa riscoprire un’età dell’innocenza, un viaggio tra le canzoni e le atmosfere degli anni sessanta».



Lo spettacolo è infatti ambientato nel 1963, l’anno del disastro del Vajont, dell’assassinio di Kennedy, ma anche l’anno della love story tra Rita Pavone e Teddy Reno e del matrimonio tra Sophia Loren e Carlo Ponti.



Bianco-nero, alto-basso, gli eventi si avvicendano in questo modo anche nel paese e nella vita del sarto Lucio, interpretato dal talentuoso Pino Strabioli.



Sarto di abiti militari di mezza età, figlio a sua volta di un sarto di abiti militari, Lucio ha viaggiato per tutta l’Italia con i suoi genitori e per questo ora parla un dialetto che è un mix di varie lingue. È un uomo irritabile, ma in fondo affabile, perciò non può rifiutare quando un capitano gli chiede di cucire l’abito da sposa di sua figlia.



Il sarto divide inoltre l’atelier con la timida ricamatrice Nunzia, impersonata da Alice Spisa, vincitrice del premio Ubu, con la quale ha in comune la passione per le canzoni di Rita Pavone, ma anche un segreto che finalmente verrà svelato.
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