Ma di fianco ai più classici supplì al Telefono, al Ragù e alla Puttanesca, con olive nere, aglio, origano e pomodoro, al Village di Villa Torlonia sarà possibile provare le varianti più 'romanesche' - al Cacio e Pepe; all'Amatriciana, con pomodoro, guanciale e pecorino; con sugo di coda alla Vaccinara – e gli speciali: salsa alla Genovese, con sugo di carne muscolo; con stracciatella, alici e fiori di zucca; con pollo alla cacciatora. Per ogni supplì verranno proposti in abbinamento birre artigianali e vini naturali scelti per integrare, smorzare, completare o esaltare la componente aromatica di ciascuna ricetta. Malti e luppoli di stili e provenienze diversi consentiranno di trovare l'abbinamento perfetto, ma alcuni suggerimenti sono d’obbligo. Il supplì con il sugo di coda alla Vaccinara si accosta bene a una birra scura con sentore di cacao e caffé o a una chiara realizzata con grandi quantità di luppolo: il sapore tostato dei malti nel primo caso e l'amaro del luppolo nel secondo bilanciano l'intensità degli ingredienti.
Con fiori di zucca, alici e stracciatella di bufala, invece, si potrà giocare su abbinamenti più arditi, mentre con il classico supplì al Ragù ben si abbineranno le birre ambrate e dal gran corpo, i cui sentori di miele tendono a stemperare la sapidità del sugo di carne.
Non mancheranno gli abbinamenti più inconsueti tra supplì e vino: "Il classico supplì al Telefono – spiega Lorenzo Rago di Vinàmica, che si è occupata della selezione dei vini naturali - accompagna bene un rosato dall'aromaticità non eccessiva e dalla sgrassante acidità. Per il supplì alla Genovese, invece, un Cesanese dalla buona struttura e dagli aromi profondi è perfetto, con le sue note floreali e i frutti rossi. Il Vermentino di Gallura? Con il supplì alla Puttanesca ‘è la morte sua’ grazie alla complessità d’aromi e alla intensa profondità gustativa”.
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