Tutte caratteristiche che richiamano la formazione proprio di “Ars Ludi” che si è trovata spesso nella lunga carriera artistica ultratrentennale ad affrontare partiture teatrali, in cui fosse necessario superare i limiti dello strumentista tradizionale per inoltrarsi in linguaggi espressivi tra i più disparati; una zona in cui il proprio mestiere vada continuamente messo in discussione e venga ampliato verso la mimica, la recitazione, la gestualità, il canto, le installazioni, e l’improvvisazione.
A Kagel si affiancherà la prima esecuzione romana di “Marx Lenin Mao Tse-Tung” (2016) per 3 performer di Giorgio Battistelli, brano dedicato ad “Ars Ludi” e ispirato a tre uomini che hanno segnato la storia dell’umanità e che rappresentano l’aridità di un mondo maschile fobico e autoreferenziale; un mondo di cui Battistelli si prende gioco attraverso la sua proverbiale capacità di individuare e ridicolizzare i tic e le debolezze dei personaggi e di ricondurli ad una conversazione “patafisica”.
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