Conlon sul podio con le musiche meno note di compositori oscurati dal nazismo

James Conlon dirige l'Orchestra della Rai all'Auditorium Toscanini di Torino
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Lunedì 29 Ottobre 2018, 22:59
Da decenni la riscoperta di lavori meno noti di compositori perseguitati e oscurati dal nazismo rappresenta per James Conlon una vera e propria missione. Per il suo terzo concerto consecutivo nella stagione 2018/2019  dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma venerdì 2 novembre alle 20, all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino e in diretta su Radio3, il Direttore principale propone la fantasia per orchestra Die Seejungfrau (La Sirenetta), opera di un autore “degenerato” divenuto un punto fermo nella sua carriera artistica: Alexander von Zemlinsky.

Maestro, amico e cognato di Arnold Schönberg, ebreo della diaspora emigrato dall’Austria verso l’America nel 1938, Zemlinsky compose Die Seejungfrau fra il 1902 e il 1903 ispirandosi alla nota fiaba di Andersen. «Nelle vicende dell’ondina che vuole farsi donna per un amore impossibile – afferma Conlon – il compositore probabilmente rispecchiò il tortuoso legame con Alma Schindler, che lo abbandonò per Mahler. La musica, godibilissima e che risente ancora di influenze romantiche, delinea un personaggio tormentato, la cui vita è trasformata in purgatorio dall’ingiustizia».

Nel 1905 Zemlinsky ne diresse la prima esecuzione a Vienna, ma fu talmente schiacciato dalla grandezza del Pelleas und Melisande di Schönberg, presentato nella seconda metà della serata, da perdere interesse per la sua stessa opera.  

Completa il programma la Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore op. 70 di un altro musicista a lungo osteggiato dalla propaganda di regime: Dmitrij Šostakovič. Scritta nell’agosto del 1945 per celebrare la vittoria di Stalin sul nazismo, la partitura si distingue dai toni epici e nazionalistici delle due sinfonie precedenti per la sua scrittura leggera e scanzonata, di piacevole taglio neoclassico, che gli attirò non pochi malumori, soprattutto tra le alte personalità del regime sovietico. 

 Il concerto è replicato a Torino sabato 3 novembre alle 20.30
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