Tolkien, tra vita (privata), testi inediti e cinema: una mostra svela il genio sconosciuto

La Galleria nazionale d'arte moderna di Roma celebra il mitico scrittore a cinquant'anni dalla morte con 1300 opere

Tolkien, tra vita (privata), testi inediti e cinema: una mostra svela il genio sconosciuto
di Laura Larcan
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Mercoledì 8 Novembre 2023, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 13:43

"La Terra di Mezzo non è un mondo immaginario, ci sono tutte le caratteristiche del nostro mondo, della società in cui viviamo, con il male nelle trincee...". Lo spiegava Tolkien, scrittore monumentale e ormai quasi mitico, creatore delle saghe più suggestive tra Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, passato tra critica entusiasta e contestatrice, tra fama e povertà, riconoscimenti e accuse, che a cinquant’anni dalla scomparsa, avvenuta appunto nel 1973, viene celebrato a Roma dalla grande mostra della Galleria Nazionale d'arte moderna e contemporanea, dal 16 novembre all’11 febbraio 2024. Tra hobbit, elfi, nani e orchi, in scena l'universo di John Ronald Reuel Tolkien, declinato in quattro sezioni che raccolgono ben 1300 oggetti, tra documenti, prime edizioni di libri, lettere, opere d'arte ispirate al suo genio controverso, fino alla parte più spettacolare (per intrigare un pubblico giovane) fatta di proiezioni dei film di Peter Jackson da Oscar, grazie alla disponibilità della Warner, ai giochi, ai fumetti, pubblicità e persino canzoni di rock band come i Led Zeppelin. 

La mostra

Un repertorio costruito con prestatori internazionali. A tenere a battesimo la presentazione, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha fortemente voluto questa mostra anche in concomitanza con i 50 anni dalla pubblicazione italiana de Lo Hobbit. Come ha ricordato il segretario generale Mario Turetta, Tolkien "nonostante i titoli delle sue opere impresse nella memoria collettiva e trasposte sul grande schermo, e' stato accolto molto tardi dal grande sistema editoriale italiano". Basti pensare che se le sue pubblicazioni più emblematiche risalgono al secondo dopoguerra, in Italia se ne vedono i libri solo dopo il 1970.

La prima edizione de La Compagnia dell'Anello vendette nel 1967 solo 324 copie. "La grande editoria era incapace e sorda verso la sua letteratura a lungo travisata, cui manco' subito il giusto riconoscimento". Eppure Tolkien si definiva uno "scrittore stirico".

E proprio la sua personalità viene indagata dalla grande mostra, nelle tre sezioni dedicate all'Uomo, al Professore, all'Autore immortale, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta. "Per Tolkien il museo si rimette in gioco, combatte gli stereotipi e mette in campo tutta la sua complessità", commenta la direttrice della Galleria Cristiana Collu. E allora, vita, morte e miracoli di Tolkien messi in scena dal percorso illustrato dell'organizzatore e Co-curatore Alessandro Nicosia: "Abbiamo costruito la mostra più importante mai fatta su Tolkien perché raccontiamo in modo completo la figura di questo scrittore, oltre la saga del Signore degli Anelli. L'uomo, negli anni difficili, la povertà, la guerra, la moglie e i figli, soprattutto Christopher, suo testimone erede editoriale. Dalla BBC abbiamo avuto anche un video in cui Tolkien si racconta. Poi sfila il mondo dell'Accademico, con tutti gli studi antichi e gli insegnamenti passati per le cattedra di Oxford. E l'Autore, con le sue grandi e celebri opere". Gli elementi chiave? "La qualità dei prestiti - spiega Nicosia - quasi 1300 oggetti tra cui 100 opere artistiche e 900 edizioni da tutto il mondo, di cui 50 di proprietà di Tolkien stesso". Gran finale, lo show multimediale delle installazioni. Come la proiezione animata delle mappe della Terra di Mezzo. 

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