Wagner, Fresu e Wayne McGregor: Ravello Festival tra grandi nomi e ricerca

Il maestro Esa Pekka Salonen dirigerà Wagner per l'inaugurazione del Ravello Festival il 30 giugno
di Simona Antonucci
3 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Maggio 2018, 23:07
Esa Pekka Salonen e Valery Gergiev, Kurt Elling e Paolo Fresu, la Bill T. Jones/Arnie Zane Company e Wayne McGregor: grandi orchestre internazionali e acclamati direttori d’orchestra, nomi storici e autori di ricerca del jazz, ballerini, coreografi contemporanei e icone intramontabili della danza, contaminazione tra generi diversi, pagine inedite e produzioni speciali. Sono ventisei gli appuntamenti in cartellone dal 30 giugno al 25 agosto per l’edizione 2018 del Ravello Festival che quest’anno punta i riflettori sul Novecento.

Apertura con il capolavoro di Wagner, Tristano e Isotta, omaggi ad autentiche leggende della danza e del jazz, tributo alla resistenza per la libertà (Paolo Fresu con il coro corso “A Filetta”) e celebrazioni del ’68, a 50 anni da quell’epifania ribelle che cambiò il mondo, per un programma firmato da Alessio Vlad (musica), Maria Pia De Vito (jazz), Laura Valente (danza, tendenze, formazione, mostre e nuovi linguaggi). Posto d’onore al nume tutelare del festival, Richard Wagner, cui sono dedicati il concerto d’inaugurazione (30 giugno) affidato al maestro Esa Pekka Salonen che dirigerà la Philharmonia Orchestra di Londra, e quello di chiusura con la Deutsche Oper di Berlino e Donald Runnicles che da anni ne è il direttore principale. Tornano Valery Gergiev, dopo quattordici anni, sul Belvedere di Villa Rufolo alla guida della sua Mariinsky Orchestra (21 agosto), Alexander Lonquich stavolta sul podio dei giovani talenti dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani (25 luglio), e l’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta da Myung-Whun Chung.

La proposta artistica della sezione jazz (Roots and wings) offre un programma dedicato alle voci, quest’anno in prevalenza maschili, con progetti ad hoc per Ravello, in cui la musica diventa tecnica narrativa per le grandi poetiche del Novecento. Il primo appuntamento sarà con Ivan Lins (10 luglio), vera e propria icona della musica popular brasileira. Il viaggio proseguirà con Tigran Hamasyan (15 luglio), pianista armeno che giovanissimo ha scalato le hit parade mescolando jazz americano, musica tradizionale armena e rock progressivo. E con Kurt Elling (18 luglio) cantante jazz statunitense, innovatore e tradizionalista insieme, che presenterà al Ravello Festival il suo ultimo lavoro discografico, “The Questions”. Quella del 21 luglio invece, sarà una serata speciale dedicata alla ECM storica etichetta europea indipendente. Stefano Battaglia e Django Bates, i protagonisti. Quindi il nuovo viaggio di Paolo Fresu che stavolta approda in Corsica per un suggestivo incontro con la polifonia dell’isola “sorella” della sua Sardegna. La chiusura jazz sarà affidata a Bill Frisell.

Ai cinquant’anni del ‘68 è dedicata la sezione danza.
Primo appuntamento con la Bill T. Jones/Arnie Zane Company, compagnia americana multiculturale che ha contribuito all’evoluzione della danza contemporanea nel mondo e che firma una creazione Time : Study II 2018 for Ravello, dedicata al tema del festival e pensata per il palco di Villa Rufolo. Il 7 luglio il coreografo principale del Royal Ballet, Wayne McGregor, autentico punto di riferimento per l’indagine espressiva del rapporto tra danza e nuove tecnologie, offrirà in esclusiva per Ravello le sue dinamiche dello spazio e del movimento portando in scena più coreografie adattate al palcoscenico di Villa Rufolo (tra cui quella tratta dal suo capolavoro 4 Woolf Works, dedicato alla scrittrice Virginia Woolf). Il 13 luglio arriva la Giselle rivisitata dalla coreografa sudafricana Dada Masilo, con la sua follia d’amore a ritmo di afrosamba. In chiusura omaggio a Rudolf Nureyev (per l’80° anniversario della nascita e per il 25° anniversario della scomparsa), protagonisti i Solisti del Teatro alla Scala. Informazioni WWW.RAVELLOFESTIVAL
© RIPRODUZIONE RISERVATA