L'amore bugiardo - Gone Girl, o il matrimonio secondo il regista di Seven e The Social Network

Una scema di L'amore bugiardo - Gone Girl
di Fabio Ferzetti
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Venerdì 19 Dicembre 2014, 20:43 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 21:55
Ci sono film così abili e così sgradevoli da suscitare reazioni epidermiche. Troppo epidermiche per non diffidarne. Altri arrivano preceduti da una tale fama che le aspettative salgono alle stelle mentre sotto sotto ci si scopre diffidenti: sarà vera gloria?



L’amore bugiardo - Gone Girl appartiene a entrambe le categorie, ma portando la firma di un grande talento come David Fincher bisogna interrogare a fondo le proprie resistenze. La grande maggioranza degli spettatori (critici compresi) lo trova irresistibile. Un’ostinata minoranza (eccoci), tedioso e manipolatorio.



Eppure la manipolazione è il cuore, il soggetto, anzi la pasta stessa di cui è fatto questo mystery a scatole cinesi in cui tutti complottano, tutti tradiscono, tutti mentono. E chi non mente - l’opinione pubblica, che si beve le diverse versioni della storia inscenate via via - è complice di questo puzzle di menzogne a cui vuole ostinatamente credere.



Non è un quadro molto edificante, ammettiamolo. E ammettiamo pure che sia, specie oggi, molto realistico. In questa luce Nick e Amy (Affleck e Pike) sono i protagonisti ideali. Belli, ricchi e famosi, si conoscono a Manhattan, si sposano, vivono un amore clamoroso e appassionato. Fino a quando questa coppia da sogno non esplode. In pubblico naturalmente. E fragorosamente.



Un giorno infatti Amy sparisce. Lui va alla polizia. La polizia scopre che molte cose non quadrano. Dov’è finita quella giovane newyorkese bella, colta, elegante, simbolo di ogni talento e virtù, eroina di una serie di bestseller sulla sua crescita scritti da genitori così manipolatori che a poche ore dalla scomparsa hanno già allestito un sito per cercare la figlia (e farsi pubblicità)? È vero che i due erano in crisi? Che cosa sa davvero la sorella di lui, barista nel locale della coppia in quel buco nel Missouri dove si erano trasferiti? E la vicina pettegola, la sa lunga o è solo una mitomane?



Non anticiperemo certo i mille rovesciamenti di una trama che approda a una verità sconsolante e nemmeno così inedita. Nell’epoca di Internet e dei canali all news, siamo tutti schiavi della nostra immagine. Anche la sfera più intima dell’esistenza, la coppia, la famiglia, è un terreno di scontro e simulazione in cui ogni mossa è permessa, specie se proibita. L’amore si rovescia nel suo esatto opposto, che come ricorda Jung non è l’odio ma il potere. E tutto, assolutamente tutto, può essere falsificato e diventare vero un secondo dopo. Purché qualcuno lo veda su uno schermo e ci creda.



Il problema è che a forza di essere solo calcolo e apparenza, Nick e Amy finiscono per risultare così vuoti e disumani da perdere qualsiasi fascino, Di qui il tedio. In fondo The Social Network aveva già raccontato tutto. Gone Girl si limita a dimostrare cosa accade, dopo.
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