Fa colpo sui coetanei, corteggia la bambina di cui è innamorato (è molto bello il contrasto tra la tenerezza di queste scene e la crudeltà dei combattimenti). Fino a capire, poco a poco, che la forza, la lotta, il turpiloquio, insomma i valori virili alla base della cultura arcaica e violenta in cui è immerso, forse non sono tutto. Un debutto impressionante per la forza e la nitidezza della regia, tutto girato con interpreti non professionisti trovati sul posto. C’è dietro un documentario sullo stesso tema girato dal regista pochi anni prima. Si vede.
Sivas di Kaan Mujdeci (concorso)
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