“Stella nelle mie stanze”: il 2 dicembre il film di Nadia Pizzuti sulla staffetta partigiana Alba Meloni e la Resistenza a Roma

“Stella nelle mie stanze”: il 2 dicembre il film di Nadia Pizzuti sulla staffetta partigiana Alba Meloni e la Resistenza a Roma
di Francesca Nunberg
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Venerdì 26 Novembre 2021, 21:11 - Ultimo aggiornamento: 21:12

L’assalto ai forni, le corse in tram con le armi nascoste sotto la verdura, i documenti da consegnare in bicicletta. Ma anche la paura, il coraggio inaspettato, la forza di essere insieme. Sono le partigiane a Roma le protagoniste del documentario “Stella nelle mie stanze” sulla staffetta Alba Meloni, un film tutto al femminile in cui la regista Nadia Pizzuti cerca le tracce della donna all’inizio nella sua casa a Testaccio in cui si ritrova a vivere e poi nella città come doveva essere durante la Resistenza. La proiezione ufficiale del film sarà al Nuovo Cinema Aquila al Pigneto il 2 dicembre alle 20,30.

Nadia Pizzuti comincia a ricomporre i pezzi della combattente Alba Meloni, nome di battaglia “Stella”, respirando l’aria della sua abitazione, osservando i suoi oggetti, ripercorrendo i luoghi della sua vita, e soprattutto incontrando compagni e amici.

La regista invia una lettera ad Alba che non c’è più, un monologo che presto si trasforma in un dialogo a distanza tra donne, in cui la Resistenza diventa la vera protagonista («Ho chiesto di te, in tanti mi hanno parlato di te e tu piano piano mi sei venuta incontro».). Nel film si può ascoltare anche un’intervista rilasciata da Alba qualche anno prima della morte.

Ma il racconto è corale, sono le sue compagne a raccontare gli episodi salienti di quegli anni, accompagnate da immagini d’archivio: i camion dei nazisti che scorrazzavano in città, i chiodi a tre punte che le partigiane gettavano sulla strada per bloccare i convogli, il carcere di via Tasso e il bombardamento di San Lorenzo, l’orrore dell’occupazione e della guerra. Partigiane come Luciana Romoli e Gianna Radiconcini raccontano la Resistenza delle donne e tracciano il profilo della staffetta, ricostruiscono l’assalto ai forni che vide “Stella” protagonista, ricordano la loro coraggiosa determinazione.

Nel dopoguerra Alba diventa funzionaria nel Pci e lavora nella redazione di Pattuglia, de L’Unità, Rinascita, Editori Riuniti, Noi donne e nell’Udi, fino agli ultimi anni nel sindacato. Sono le compagne e i compagni del Rione, come il senatore Emanuele Macaluso, che ne descrivono l’umanità e l’empatia che aveva nei confronti di tutti. «Le donne sono state l’anima e il cuore della Resistenza, senza la loro partecipazione, senza la loro solidarietà, il movimento partigiano non avrebbe potuto avere lo slancio e la solidità che ebbe», dice nel film la partigiana Luciana Romoli.

Molto impegnata è anche la regista Nadia Pizzuti, ex giornalista all’Ansa per cui è stata corrispondente da Teheran, è autrice o coautrice di vari cortometraggi, tra cui “Carte false” e “Vicine di casa”, dedicato alle donne della ex Jugoslavia. Nel 2011 ha organizzato una rassegna sulle pioniere del cinema alla Casa delle donne di Roma, l’anno successivo ha girato il documentario “Amica nostra Angela”, dedicato alla filosofa femminista napoletana Angela Putino, nel 2015 quello su Lina Mangiacapre Artista del femminismo, altra storica protagonista della scena politica e culturale napoletana. Giovedì 2 dicembre, dopo la proiezione del film al Nuovo Cinema Aquila, la regista dialogherà con Sandro Portelli, docente e presidente Circolo Gianni Bosio, Irene Ranaldi sociologa urbana e presidente Ottavo Colle e con la partigiana Luciana Romoli. Per accedere è necessario il Green pass, obbligatoria la prenotazione con email a lesconfinate@gmail.com.

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