C'è ancora domani, altro record di Paola Cortellesi: supera Barbie e diventa il film più visto in Italia nel 2023

L'attrice e regista: "Va bene anche un po' di leggerezza"

C'è ancora domani, altro record di Paola Cortellesi: supera Barbie e diventa il film italiano più visto del 2023
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Venerdì 29 Dicembre 2023, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 10:55

Con il botteghino di ieri 28 dicembre, C'è ancora domani di Paola Cortellesi è diventato il film con il maggior incasso nelle sale italiane dal 1 gennaio 2023. Il film fenomeno dell'anno, distribuito da Vision, è ora a 32 milioni 250mila euro, mentre quello di Greta Gerwig con Margot Robbie nei panni della fashion doll più celebre (distribuito da Warner) è a 32 milioni122mila euro. Chiude il podio, secondo i dati Cinetel Oppenheimer di Christopher Nolan con 27 milioni 990mila euro.

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LA LEGGEREZZA

Ti aspettavi l'incredibile successo di questi mesi? Il tuo film è nella top ten dei dieci più visti nella storia del cinema in Italia e il quinto di quelli prodotti nel nostro Paese.

Credo anche l'unico diretto da una donna... «Ovviamente no. Speravo che si diffondesse, magari crescendo nel tempo, un'emozione. Quello che sognavo erano sale piene e grande partecipazione emotiva. Quando lo abbiamo scritto, con Giulia Calenda e Furio Andreotti, ci siamo detti quanto fosse perfetto l'equilibrio tra i registri ne La vita è bella di Roberto Benigni, un film che ho molto amato proprio per la capacità di raccontare la più spaventosa tragedia dell'umanità attraverso la leggerezza». Così Paola Cortellesi in una intervista a Il Corriere della Sera, sul successo del suo ultimo film 'C'è ancora domanì. «Quella di cui parla Italo Calvino - precisa l'attrice - "Leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall'alto, non avere macigni sul cuore". Essere lievi non significa togliere gravitas al dolore, per me. Un altro film che mi colpì, in questo senso, è "Il grande dittatore" di Chaplin. Il mondo che stava precipitando in una guerra spaventosa era rappresentato con la leggerezza di un pallone gonfiabile con cui il despota di turno giocava, come fosse cosa sua».

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