E’ stata lei stessa a postare sul suo profilo facebook la foto della felpa incriminata raccontando come è venuta a conoscenza dell’etichetta. “Un' amica si appresta a fare una lavatrice quando nota l'etichetta delle istruzioni di corretto lavaggio della felpa di suo figlio (leggete fino all'ultima riga, la sorpresa arriva alla fine): "Dalla a tua madre è il suo lavoro".
“Evidentemente all'azienda non è bastato fornire le necessarie informazioni utili, prosegue Mazzoni - ha proprio sentito l'esigenza di dire la sua, perpetuando un messaggio sessista nei confronti delle madri e delle donne, denigratorio per gli uomini e i padri. Come se il lavoro delle madri fosse quello di lavare, magari stando in casa e senza avere altra professionalità se non quella del girare la manopola sui 30' del programma dei delicati, che come lo fa la mamma nessuno mai... In modo speculare, infatti, si insultano gli uomini, come se non fossero in grado di fare una semplice lavatrice, o proprio non competesse loro”
Effettivamente in fondo all’etichetta dopo le solite scritte sulla composizione del tessuto, la temperatura e le indicazioni per stirare il capo, tutte in italiano, si legge, in inglese, “Give it to your mum, it’s her job!!!”, dalla alla mamma è il suo lavoro.
"E' svilente anche per gli uomini, no? Non ci vuole molto a fare la lavatrice" dice Mazzoni.
La povera maglia è diventata un caso pubblico, e privato.
“Intanto la felpa –conclude Mazzoni- continua a giacere nella cesta della biancheria sporca”. Come si dice in questi casi: è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo