"Morti sì, smorti mai", la misteriosa campagna per servizi funebri

"Morti sì, smorti mai", la misteriosa campagna per servizi funebri
di Massimo Galanto
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Lunedì 18 Dicembre 2023, 15:47

"Morti sì, smorti mai. #bellifinoallafine". Nei giorni scorsi Roma si è riempita di misteriosi cartelloni pubblicitari con il volto di una donna e questo slogan. Che da oggi lascia spazio ad un altro: "Freddi sì, pallidi mai". Con successivo chiarimento: "Il tuo caro bello come da vivo: make up gratis e funerale a 1250 euro". A firmarlo è la Exequia Funeral Services, la società di onoranze funebri di proprietà della famiglia Taffo. 

"Oggi si fa sempre più attenzione all'economicità del servizio funebre, anche perché - spiega il responsabile commerciale Alessandro Taffo - purtroppo viviamo un momento difficile da questo punto di vista. Però credo sia giusto dare attenzione alla cura del defunto. Vediamo sempre più spesso persone di una certa età - sopra i 60 anni - che continuano ad incipriarsi, a usare creme, a prendersi cura di se stessi. E allora non capisco perché una volta che avviene il trapasso io mi debba confrontare con familiari che lasciano nella bara il loro caro in pigiama e spettinato, senza neanche porsi il problema di non rispettare le loro volontà. Perché - conclude Taffo - sono sicuro che se quella persona potesse scegliere in vita direbbe: 'Io c'ho sempre tenuto, vorrei andarmene nel giusto modo'".

Nel concreto in cosa consiste il nuovo servizio, che al momento sarà offerto da Exequia a Roma senza costi aggiuntivi, e che in America è già pratica comune? Per esempio nella vestizione con abiti adeguati e nel maquillage, per "ridare colore e dignità al defunto. Si può morire, ma perché andarsene smorti, bianchi, cadaverici e con le labbra viola?". Taffo insiste: "Tutti noi siamo attenti al nostro aspetto. E sono convinto che se potessimo scegliere noi come andarcene, sceglieremmo di farlo adeguatamente preparati e composti, anche per far conservare un'ultima immagine, un ricordo piacevole".

Tra gli aspetti che vengono poco considerati c'è anche quello del profumo: "Nessuno mi ha mai detto: 'Signor Taffo, io vorrei che mio papà indossasse questo profumo'.

Perché? Perché questa poca attenzione? In altri Stati europei il profumo che usava il defunto viene disperso nella stanza che accoglie la sua bara. Oggi gli odori condizionano le persone, perché ogni profumo ci conduce ad una sensazione, ad un ricordo. Da questo punto di vista in Italia c'è il vuoto, il deserto, il buio. Vedo corpi lasciati all'interno della bara con i pigiami, spettinati. Potendolo fare, io parlerei con quel corpo e gli chiederei: Ma te ne volevi andare veramente così?"

Sul rischio che questa iniziativa venga vista come un'americanata, il responsabile commerciale di Exequia risponde senza timori: "Quanti sogni americani seguiamo oggi?
Le auto elettriche, l'i-Phone... alla fine tutto quello che noi abbiamo oggi, 5 anni fa in America lo avevano già in casa. E allora, fermo restando che l'America l'hanno fatta gli europei, se negli Stati Uniti stanno avanti a noi, seguiamoli, rispettiamoli. Quindi: non si tratta di fare un'americanata, si tratta di renderci conto che probabilmente alcune culture, tra cui anche quella americana, pongono più attenzione a determinati aspetti".

La campagna dedicata all'innovativo servizio nel campo funerario romano in queste ore è partita con affissioni cartellonistiche 3x2, poi troverà spazio anche sui social, dove la famiglia Taffo, scegliendo la via dell'umorismo nero, ha rivoluzionato la comunicazione.

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