Sul Sole appare un secondo buco 20 volte più grande della Terra. «Potrebbe mettere fuori uso i satelliti e la tecnologia»

Il primo buco coronale è apparso il 24 marzo e ha provocato spettacolari aurore dai colori brillanti

Sul sole appare un secondo buco 20 volte più grande della Terra. Gli scienziati: «Potrebbe mettere fuori uso i satelliti e la tecnologia»
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 11:25

Un secondo buco gigante 20 volte più grande della Terraè stato avvistato sulla superficie del Sole: è in grado di scatenare venti solari da 2896.82 chilometri orari che si muovono in direzione del nostro pianeta. Gli scienziati avvertono che «i flussi potrebbero mettere fuori uso satelliti e tecnologia». L'enorme buco è il secondo a comparire in una settimana.



Cosa succede

Gli scienziati stanno monitorando attentamente la situazione per vedere se i venti avranno un impatto sul campo magnetico della Terra, sui satelliti e sulla tecnologia. Il primo buco, individuato il 23 marzo, è grande 30 volte la Terra e ha sprigionato venti solari che hanno scatenato aurore spettacolari visibili fino all'Arizona. Entrambi i buchi sono stati immortalati dal Solar Dynamics Observatory della NASA, che studia il Sole.

I buchi coronali «sono aree magneticamente aperte che costituiscono una fonte di vento solare ad alta velocità», ha dichiarato la NASA. Appaiono scuri se osservati i ottica delle lunghezze d'onda della luce ultravioletta estrema, come quella che si vede qui.

A volte, il vento solare può generare aurore alle latitudini più alte della Terra.

 

Anche se l'immagine può sembrare allarmante in un primo momento, non indica che siamo in pericolo. I buchi coronali sono una caratteristica comune del Sole, anche se appaiono in luoghi diversi - in particolare vicino ai poli - e con maggiore frequenza in momenti diversi del ciclo di attività del Sole. In genere sono più frequenti quando il sole si trova in un punto meno attivo del suo ciclo di 11 anni. Gli effetti dei buchi sono generalmente innocui, anche se le comunicazioni satellitari e le trasmissioni radio ad alta quota possono talvolta essere temporaneamente interrotte. Il secondo buco si trova sull'equatore del Sole. La forma di questo buco coronale non è particolarmente speciale.

«Tuttavia, la sua posizione lo rende molto interessante», ha dichiarato a Insider Daniel Verscharen, professore associato di fisica spaziale e climatica all'University College di Londra: «Mi aspetto che il vento veloce di questo buco coronale arrivi sulla Terra tra venerdì sera e sabato mattina di questa settimana». Il primo buco coronale ha provocato spettacolari aurore il 24 marzo che hanno illuminato il cielo notturno di viola e verde elettrico. Le aurore sono state causate da una tempesta G3, ovvero una tempesta solare «forte» che può influenzare i sistemi di alimentazione e le operazioni dei veicoli spaziali, compresi i problemi di orientamento.

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