Sms truffaldini, e-mail false, telefonate da parte di finti operatori. Sono diversi i modi con cui i truffatori del web possono raggirare aziende e titolari di carte bancarie.
Secondo il resoconto annuale della Polizia postale, sono più che raddoppiati - a 114 milioni di euro - gli importi sottratti via web in Italia nel 2022 (+58%) con un aumento sia del numero dei casi trattati, sia degli indagati.
In Italia, il 79% delle aziende ha subito nel 2022 almeno un attacco informatico via email. Lo ha rivelato il nuovo report «2023 State of the Phish» della società di cybersicurezza Proofpoint, secondo cui i cybercriminali stanno utilizzando tecniche sempre più collaudate per aggirare i sitemi di difesa compiere le rapine informatiche. Quella stessa quota di aziende vittime di attacchi informatici ha registrato, almeno una volta, una violazione in forma di ' phishing' (in italiano "adescamento").
L'inganno del "phishing" - comunica la Polizia Postale - consiste nell'inviare un link dannaoso (di solito tramite mail o sms) a una pagina falsa della banca erogatrice del servizio, con la quale si invita l'utente a reimpostare la password compilando un'apposito form con i propri dati: se questi vengono inviati, finiscono nelle mani dei truffatori che li utilizzano per svuotare i conti correnti dei malcapitati caduti in trappola.
Naturalmente, non sono solo le aziende a essere bersagliate da questo genere di attacchi informatici, ma anche i singoli utenti, in primis i titolari di carte bancarie: lo ha confermato un'indagine condotta da Revolut - app finanziaria con oltre 27 milioni di clienti in tutto il mondo e più di un milione in Italia - insieme alla società di ricerche Dynata: i risultati dell'indagine oltre un italiano su tre (32%) ha subito negli ultimi 90 giorni un attacco informatico o un tentativo di accesso ai propri dati personali, in particolare phishing (22%) e attacchi fraudolenti (18%). Nonostante i pericoli evidenti, almeno 1 italiano su 5 ha dichiarato di non aver adottato alcun tipo di precauzione per proteggere i propri dati.